Il maltempo con pioggia battente, grandine, esondazioni e smottamenti ha letteralmente cancellato vigneti e distrutto i raccolti dei campi per centinaia di ettari di terreno mentre per ripulire le strade dal bombardamento di chicchi bianchi sono persino dovuti intervenire gli spazza neve. E' quanto emerge dal primo drammatico bilancio della Coldiretti sui danni provocati dall'ondata di maltempo che ha colpito duramente la Romagna e in particolare la campagna faentina e le colline circostanti del brisighellese nella provincia di Ravenna. La Coldiretti, dopo aver prontamente segnalato quanto avvenuto alle autorità competenti, le ha invitate a compiere una immediata e puntuale verifica della situazione ai fini di accertare le reali perdite economiche e fondiarie subite con la conseguente individuazione dei benefici di legge applicabili nelle situazioni di calamità come questa. "Oltre ai danni causati dal fenomeno atmosferico, non preventivabili, molti danni - denuncia la Coldiretti - sono stati causati dalla scarsa se non nulla pulizia dell'alveo di fossi e corsi d'acqua montani. Purtroppo infatti - prosegue la Coldiretti - il problema della pulitura e del taglio della piante che crescono dentro a fossi e corsi d'acqua è un problema irrisolto dato che spesso ci si scontra con normative ambientali che impediscono tali manutenzioni creando situazioni di serio pericolo". Coldiretti, quindi, invita le autorità a rivedere le normative in essere, anche alla luce delle mutate condizioni climatiche. Le zone più colpite sono quelle di Pergola, Celle, Castel Raniero, Errano, Sarna, San Ruffillo - allagate dalla bomba d'acqua che in piena notte ha fatto gonfiare ed esondare il Rio Biscia - provocando anche frane e smottamenti. Danni ingenti 'in campo' sono stati provocati anche dalla grandine che si è abbattuta sulle zone di San Ruffillo e San Cristoforo.
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