Saranno i Ris di Parma a stabilire se le due bottiglie molotov ritrovate alla sede della Provincia di Rimini di via Dario Campana erano veri ordigni esplosivi o meno. I Carabinieri hanno cercato impronte da confrontare con la banca dati, ma gli investigatori sembrano propensi a credere che si sia trattato di una bravata che di un gesto intimidatorio. La prima “bomba”, una bottiglia di birra da 33 centilitri riempita di gasolio, era appoggiata davanti all'uscio del seminterrato. Aveva anche una miccia d'innesco, uno stoppino di carta. Nel corso del sopralluogo è stata ritrovata una seconda bottiglia, questa volta nel parcheggio, ma svuotata perché si era rovesciata, con lo stoppino parzialmente bruciato. Del rinvenimento sono stati subito avvertiti il pubblico ministero di turno Davide Ercolani e il procuratore capo di Rimini Paolo Giovagnoli.
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