Si è spento, ieri, dopo una lunga malattia Claudio Lolli, artista simbolo della canzone militante degli anni '70. Poeta, scrittore, professore di liceo, è morto a 68 anni.
Nato a Bologna, conosce Francesco Guccini grazie all'amicizia con suo fratello, e comincia a esibirsi nelle osterie della città. Poi l'ingresso nella Emi ed il successo.
Paolo Bandini, della Casa della musica di San Marino, lo ricorda così:
Era uno Zingaro Felice e ora canta tra le nuvole. Claudio è volato via ieri pomeriggio a noi rimane il manifesto che avevamo preparato per il suo recital a San Marino. IO MI RACCONTO una promessa che avrebbe voluto esaudire presto. Anche lui un ragazzo come me nato all’Osteria delle Dame in quei mitici anni 70 un bicchiere di vino una chitarra tante idee da realizzare con un grande impegno sociale. Ricordo bene le sue prime canzoni e quella chitarra dei toni Finger Picking che accompagnavano la sua voce ruvida a tratti bassa e strascicata UNA VOCE VERA che raccontava il disagio e il travaglio sociale. Sarà il nostro vecchio amico comune “si proprio lui il Maestrone” come lo chiamavamo allora, a dargli i primi consigli in osteria e successivamente a presentarlo alla EMI discografica, la sua stessa etichetta, che gli farà incidere il suo primo LP “ Aspettando Godot “ e che poi lo avrà in contratto dal 1972 a 76. Mi sembra di risentire ancora gli accordi riverberare tra le arcate basse dell’osteria ”Ti Ricordi Michel i tuoi pantaloni corti” una delle prime canzoni dedicate a un amico che partiva per non più tornare, o il sound di 'Vecchia Piccola Borghesia', una critica aspra e ironica a quella classe sociale alla quale in fondo, la sua famiglia apparteneva. Era un ragazzo che come me amava i Beatles e Rolling Stone, Leggeva Allen Ginsberg e aveva vissuto il 68,vestiva l’eschimo e fumava Gauloises, pensava di cambiare il mondo, ma il mondo non è riuscito a cambiare lui ve lo assicuro io !!! Era mio amico e lo conoscevo bene, CIAO CLAUDIO. Il tuo vecchio amico Paolo e tutta La Casa della Musica
Nato a Bologna, conosce Francesco Guccini grazie all'amicizia con suo fratello, e comincia a esibirsi nelle osterie della città. Poi l'ingresso nella Emi ed il successo.
Paolo Bandini, della Casa della musica di San Marino, lo ricorda così:
Era uno Zingaro Felice e ora canta tra le nuvole. Claudio è volato via ieri pomeriggio a noi rimane il manifesto che avevamo preparato per il suo recital a San Marino. IO MI RACCONTO una promessa che avrebbe voluto esaudire presto. Anche lui un ragazzo come me nato all’Osteria delle Dame in quei mitici anni 70 un bicchiere di vino una chitarra tante idee da realizzare con un grande impegno sociale. Ricordo bene le sue prime canzoni e quella chitarra dei toni Finger Picking che accompagnavano la sua voce ruvida a tratti bassa e strascicata UNA VOCE VERA che raccontava il disagio e il travaglio sociale. Sarà il nostro vecchio amico comune “si proprio lui il Maestrone” come lo chiamavamo allora, a dargli i primi consigli in osteria e successivamente a presentarlo alla EMI discografica, la sua stessa etichetta, che gli farà incidere il suo primo LP “ Aspettando Godot “ e che poi lo avrà in contratto dal 1972 a 76. Mi sembra di risentire ancora gli accordi riverberare tra le arcate basse dell’osteria ”Ti Ricordi Michel i tuoi pantaloni corti” una delle prime canzoni dedicate a un amico che partiva per non più tornare, o il sound di 'Vecchia Piccola Borghesia', una critica aspra e ironica a quella classe sociale alla quale in fondo, la sua famiglia apparteneva. Era un ragazzo che come me amava i Beatles e Rolling Stone, Leggeva Allen Ginsberg e aveva vissuto il 68,vestiva l’eschimo e fumava Gauloises, pensava di cambiare il mondo, ma il mondo non è riuscito a cambiare lui ve lo assicuro io !!! Era mio amico e lo conoscevo bene, CIAO CLAUDIO. Il tuo vecchio amico Paolo e tutta La Casa della Musica
Riproduzione riservata ©