Il 31enne che a maggio 2017 aveva investito Nicky Hayden, deceduto pochi giorni dopo, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio stradale.
Il processo partirà ad ottobre e si terrà con rito abbreviato, scelta non apprezzata dalla sorella del motociclista deceduto, che si è costituita parte civile.
Emergono intanto le prime ricostruzioni. Stando all'accusa il guidatore non avrebbe rispettato il limite di velocità dei 50 all'ora che avrebbe permesso a Hayden di evitare l'impatto.
Secondo la difesa del 31enne invece ci sarebbe la piena responsabilità di Hayden, che non avendo rispettato lo stop sarebbe comunque finito contro l'auto, indipendentemente dal rispetto dei limiti.
La data fissata per l'udienza è il 10 ottobre.
Il processo partirà ad ottobre e si terrà con rito abbreviato, scelta non apprezzata dalla sorella del motociclista deceduto, che si è costituita parte civile.
Emergono intanto le prime ricostruzioni. Stando all'accusa il guidatore non avrebbe rispettato il limite di velocità dei 50 all'ora che avrebbe permesso a Hayden di evitare l'impatto.
Secondo la difesa del 31enne invece ci sarebbe la piena responsabilità di Hayden, che non avendo rispettato lo stop sarebbe comunque finito contro l'auto, indipendentemente dal rispetto dei limiti.
La data fissata per l'udienza è il 10 ottobre.
Riproduzione riservata ©