61, in mattinata, i presenti in Aula. Ad aprire la due giorni consiliare la Relazione della Giunta Permanente delle Elezioni, cui ha dato lettura la Reggenza. Nessuna sorpresa nel documento; l'organismo ha infatti proclamato la regolarità a norma di legge della tornata, prendendo atto della mancata presentazione – nei termini previsti – di ricorsi di sorta. Confermate dunque le ripartizioni dei seggi fra le varie Liste, così come le graduatorie dei candidati.
Farà parte della sparuta pattuglia di RETE, come è noto, Emanuele Santi; dopo le rinunce di Elena Tonnini e Marianna Bucci.
Si è dunque passati al Giuramento degli eletti. A partire da quello di Sua Eccellenza Milena Gasperoni; non farà parte in futuro della compagine consiliare invece Sua Eccellenza Alessandro Rossi, non avendo Demos raggiunto la soglia di sbarramento. Momento solenne, ad alto tasso emozionale – il giuramento -, anche per i consiglieri più navigati, figuriamoci per le “new entry” - specie i più giovani -, o per chi da anni era rimasto lontano dall'Aula. Alcuni hanno optato per la formula “laica”, sul proprio onore – ponendo la mano destra sul cuore -; altri per quella “sopra i Santi Evangeli”.
Con il Giuramento è stato dato ufficialmente avvio alla XXXI Legislatura.
Quindi l'indirizzo di saluto dei Capi di Stato. Sarebbe un'occasione sprecata – è stato detto – se ci limitassimo a “frasi di prammatica”. La Reggenza ha infatti sottolineato come ciò che sarà fatto nei prossimi 5 anni sia decisivo per le sorti della Repubblica, visto il contesto internazionale. Ricordati i poteri del Consiglio, la potestà legislativa; e qui un appunto, poiché tale prerogativa – è stato rimarcato – avrebbe segnato il passo a fronte di una “decretazione eccessiva”. I Capitani Reggenti hanno allora spronato i consiglieri a “volare alto”; “siate concreti sognatori”, è stato detto; "Affrontate ogni avversità e impegno guardando a ciò che unisce e non a ciò che divide".
Ricordato poi 50esimo anniversario della Dichiarazione dei Diritti; che ha allineato il Titano agli standard più elevati dei Paesi liberal-democratici. Principi – questa la raccomandazione - che vanno costantemente difesi e tutelati. Si è soprattutto ricordato come la Legislatura appena aperta sia quella dell'integrazione europea; spronato allora il parlamento a far comprendere ai cittadini le potenzialità di questo cammino, agevolando al contempo i provvedimenti che saranno necessari per il lavoro dell'apparato amministrativo.
Ritenuta poi fondamentale una riforma delle istituzioni, vista la sfida europea. Un traguardo, quello dell'Accordo UE, da raggiungere auspicabilmente senza opposizioni né partitiche né ideologiche, è stato sottolineato. La speranza è allora che la XXXI sia ricordata come una “Legislatura costituente”. Infine l'impegno per la Pace; ricordando l'attenzione – nel Semestre – alla promozione del multilateralismo. L'auspicio è che si possa fare di San Marino un luogo di mediazione. E pieno sostegno alla proposta di una conferenza internazionale di pace sotto l'egida dell'ONU.
Dopo l'espletamento di due passaggi sostanzialmente tecnici – le nomine dell'Ufficio di Segreteria, e del membro supplente del Comitato Consultivo sul Codice di Condotta per i membri del Consiglio - si è passati al Comma Comunicazioni. Data innanzitutto lettura ad un paio di pronunce del Collegio Garante; una delle quali di forte importanza, nei processi per riciclaggio. Giudicata non fondata, infatti, una questione di legittimità costituzionale riguardante un articolo del Codice Penale nella parte in cui non consente al Giudice di disporre la confisca di somme di cui sia stata accertata la provenienza illecita pur in assenza di condanna.
Quindi interventi di Segretari di Stato riguardo bilanci e rendiconti; come quello dell'esercizio finanziario 2023 del Comitato Amministratore di Fondiss. A questo punto i primi interventi in Aula dei consiglieri eletti. Innanzitutto Gerardo Giovagnoli, PSD, concorde con la Reggenza sulla necessità che questa Legislatura sia costituente, alla luce dell'Accordo UE. Che prevedibilmente – a suo avviso - si verificherà tra l'autunno e l'inverno di quest'anno. Sollecitata una nuova identità della Repubblica; che non rimpiazzi quella esistente, ma la integri di una nuova dimensione: quella dell'ingresso nel mercato unico europeo. Anche Enrico Carattoni – RF – ha preso spunto dall'intervento dei Capi di Stato; specie la parte sull'abuso della decretazione. Posto l'accento anche sulle delibere adottate dal Congresso in regime di ordinaria amministrazione. Si è soffermato in particolare su quella che – ha rimarcato - assegna numerose dirigenze in attesa dell'atto di organizzazione dell'ISS; stravolgendo – a suo avviso - l'assetto dell'Istituto.
Giovanni Maria Zonzini – RETE – ha focalizzato l'intervento sulla situazione in Medio Oriente; parlando di una “strage” in corso a Gaza, e di “feroci violazioni” dei diritti umani. Ricordato il PdL del Movimento sul riconoscimento della Palestina. Saremmo stati il primo Paese europeo a fare questo passo, ha osservato con rammarico. Ridepositeremo il Progetto di Legge, ha annunciato. Matteo Ciacci, Libera/PS, ha concordato con la Reggenza sull'esigenza che San Marino sia un punto di riferimento per il dialogo; visti i numerosi focolai di conflitto. Sollecitata poi una revisione dell'assetto istituzionale; con particolare riguardo al ruolo del Consigliere.
L'auspicio di Giuseppe Maria Morganti è che non si vada verso una maggiore professionalizzazione; un valore, a suo avviso, l'essere “volontari” della politica. Forte – da parte di Antonella Mularoni, RF – l'apprezzamento per l'intervento dei Capi di Stato. Specie sul tema dello “svilimento” del ruolo del Consiglio Grande e Generale. Biasimate delibere con “nomine nuove” nonostante il Congresso in ordinaria amministrazione.
Francesco Mussoni, PDCS, ha insistito sull'urgenza di riforme costituzionali, sulla scia dell'appello della Reggenza. “I lavori devono partire velocemente”. “Avanti la Commissione”. Quanto agli equilibri in Aula ha auspicato una Opposizione seria e sui contenuti. Anche Gaetano Troina, DML, ha “molto apprezzato” l'intervento della Reggenza; specie sui temi di pace e diritti. Ricordata una recente conferenza sulla crisi di Gaza; “uno dei peggiori massacri di popolazione civile della storia recente”, ha detto. E' triste, a suo avviso, vedere l'assuefazione dell'opinione pubblica. Alle parole – ha detto - devono seguire comportamenti concreti a livello internazionale. Posto allora l'accento sulla soluzione a due Stati. Quanto alla Dichiarazione dei Diritti del '74 ha rimarcato come occorra valorizzarla, rendendo immediatamente esecutivi i suoi principi.
Sul tema della necessità di una legislatura “costituente” Iro Belluzzi, Libera/PS, ha fatto riferimento alla nascitura commissione speciale per le riforme istituzionali; mettendo alle spalle gli scontri del passato e favorendo piuttosto il dialogo. Una concordia interna, che nei suoi auspici, dovrebbe poi riflettersi all'esterno, sui grandi temi internazionali. Quindi il Segretario di Stato Federico Pedini Amati, che ha ringraziato la Reggenza per poi rivolgersi ai neo-eletti in Consiglio, specie ai giovani. Auguro a tutti loro – ha detto - di svolgere un buon servizio per la Repubblica. E poi un consiglio: “ragionate con la vostra testa”.
Quanto al tema della messa a terra dell'Accordo di Associazione, ha assicurato l'impegno dell'Esecutivo futuro. Spero che questa Legislatura – ha aggiunto - non venga trattata come quella passata. A suo avviso infatti dev'esserci “pari dignità”, fra coalizioni, nell'azione di Maggioranza e Governo. Biasimata la delibera del 2 luglio del Congresso, già citata dal Consigliere Carattoni. Le “forzature non saranno più accettate”. Tranchant, poi, sull'attuale Comitato Esecutivo dell'ISS: “dev'essere cambiato nella sua totalità, partendo dal signor Bevere”. Infine un accorato appello alla pace; auspicando, per il Medio Oriente, la soluzione due Popoli due Stati.
Sulla già citata delibera del Congresso sull'ISS ha poi preso la parola il Segretario di Stato Mariella Mularoni: “non si è trattato di una forzatura”, ha puntualizzato. Riportata una nota del nucleo di valutazione, nella quale si segnalava come fosse arduo l'operato dell'organismo alla luce della precedente mancata nomina delle figure dirigenziali in questione. Ha poi rimarcato come la copertura sia “meramente temporanea”, in attesa dell'emissione dei bandi di concorso.
Quindi il Segretario di Stato Luca Beccari; che ha fortemente apprezzato come oggi si sia citata la genesi della Carta dei Diritti e l'operato di Dominici e Bonelli. Sul tema delle riforme istituzionali ribadita la ferma volontà di dar vita ad una commissione apposita. Dall'operatività del Consiglio al tema elettorale. Auspicato un approccio pragmatico. Quanto alla decretazione ha ricordato come nelle stesse leggi vi siano spesso numerose deleghe. Ridotti, invece – ha osservato -, i decreti legge. Quanto ai decreti in attesa di ratifica ha biasimato quello che a suo avviso è stato un prolungato ostruzionismo, negli ultimi mesi. Infine il tema della Pace, ricordando i passi compiuti negli ultimi tempi, che a suo avviso avvicinano il percorso per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Citata anche la recente conferenza in Svizzera sul conflitto russo-ucraino; l'obiettivo – ha detto – era creare una condivisione generale su un percorso di pace.
Matteo Rossi, PSD, ha rivendicato l'importanza del ruolo del parlamento e della politica; il populismo “ha fallito”. Sbagliato, a suo avviso, vergognarsi del ruolo di Consigliere. Quindi l'Accordo UE: “sarà un tassello fondamentale”, perché “ci deve fare cambiare mentalità”. “Riteniamo sia un modello virtuoso fuori dal quale non c'è futuro”.
Da Nicola Renzi, RF, alcune considerazioni politiche. Oggi partiamo da una Maggioranza di 44 persone e da una Opposizione di 16 persone. Da qui una serie di quesiti; come la questione dell'attribuzione delle Presidenze di alcune commissioni di garanzia, o le nomine del Collegio Garante. Sollecitato poi un incontro per decidere come e quando affrontare in Consiglio le decine di decreti in attesa di ratifica. “Volete fare tutto da soli con l'arroganza che abbiamo visto anche nella precedente Legislatura?”.
Quindi il Segretario di Stato Massimo Andrea Ugolini, che ha concordato con altri sulla necessità di mettere mano alle regole di operatività del Consiglio. Quanto alla decretazione ha ricordato come un'accelerazione vi fosse stata in particolare in occasione dell'emergenza sanitaria, per la necessità di intervenire tempestivamente. A seguire il Segretario di Stato Andrea Belluzzi, che ha posto l'accento sull'anniversario del varo della Carta dei Diritti: se non era per una forza che non ha mai superato il 2,2% dei consensi non avremmo mai avuto una carta costituzionale, ha osservato.
Quanto all'attualità ha sottolineato come il Paese abbia necessità di tornare ad una grande produttività delle proprie Istituzioni. Il Segretario di Stato Fabio Righi ha invitato tutti coloro che hanno un ruolo istituzionale a ricreare un clima di fiducia. E poi un invito a riflettere su due necessità apparentemente agli antipodi: da una parte la necessità di tempo per approfondire in Aula i vari dossier.