Si è spento a 94 anni nella sua casa romana Giulio Andreotti.
La notizia è subito rimbalzata su tutti i media del mondo ed è
già top news su Twitter e la più postata su Facebook. Sulla scena politica per tutta la seconda parte del secolo scorso, da più tempo della regina Elisabetta, è stato sette volte presidente del consiglio, uno dei leader democristiani più votati, ma per i suoi nemici e detrattori era Belzebù, l'emblema di un potere che si alimenta nelle zone d'ombra. Quando Buscetta raccontò la storia del bacio a Totò Riina i colpevolisti erano di gran lunga i più numerosi. Si illudevano: Andreotti, passato dall'altare alla polvere nel giro di poche ore, sfidò i giudici andando a tutte le udienze del processo che lo vedeva imputato, la testa china sui suoi appunti, contestando l'accusa fino alla sentenza definitiva.
"Giulio Andreotti, il sette volte premier italiano, è morto". Dalla Gran Bretagna alla Spagna scomparsa di Giulio Andreotti irrompe come 'breaking news' sui media internazionali, rimbalzando nella fascia dedicata alle 'urgentissime' sui siti della britannica Bbc, dei quotidiani spagnoli El Mundo e El Pais e, oltralpe, della France tv che lo descrive come "figura emblematica della Democrazia cristiana". In Francia la notizia è in evidenza anche su Le Figaro mentre in Germania irrompe sulla prima pagina del tabloid Bild.
"E' morta una delle più illustri figure dell'Italia del dopoguerra" scrive la Bbc riportando la scomparsa dell'ex premier e senatore a vita. Mentre in Germania, la morte di Andreotti rimbalza anche sui siti dei quotidiani Die Welt e Suddeutsche Zeitung che sottolinea come sia scomparso "uno dei politici più importanti e una delle menti più influenti della storia italiana". E la notizia, in una manciata di minuti rimbalza anche Oltreoceano, sugli statunitensi Abc News e Chicago Tribune, nonché sul sito del quotidiano canadese Globe and Mail. In America Latina tra i primi a riportare la morte di uno dei "personaggi chiave" della storia della penisola sono il venezuelano EL Universal e il brasiliano Terra Brasil. In Asia, infine, la notizia irrompe sulla versione inglese del quotidiano turvo Hurriyet e sul thailandese Bangkok Post.
"Un elogio alla Libertà". Giulio Andreotti si è spento oggi nella sua abitazione di Roma. Il Divo Giulio aveva 94 anni. Lo ricordiamo per il legame che lo univa alla Repubblica di San Marino. Nel 2002 fu oratore ufficiale e vi proponiamo un passo dell’intervista che rilasciò a Sergio Barducci proprio sull’amicizia con San Marino
La notizia è subito rimbalzata su tutti i media del mondo ed è
già top news su Twitter e la più postata su Facebook. Sulla scena politica per tutta la seconda parte del secolo scorso, da più tempo della regina Elisabetta, è stato sette volte presidente del consiglio, uno dei leader democristiani più votati, ma per i suoi nemici e detrattori era Belzebù, l'emblema di un potere che si alimenta nelle zone d'ombra. Quando Buscetta raccontò la storia del bacio a Totò Riina i colpevolisti erano di gran lunga i più numerosi. Si illudevano: Andreotti, passato dall'altare alla polvere nel giro di poche ore, sfidò i giudici andando a tutte le udienze del processo che lo vedeva imputato, la testa china sui suoi appunti, contestando l'accusa fino alla sentenza definitiva.
"Giulio Andreotti, il sette volte premier italiano, è morto". Dalla Gran Bretagna alla Spagna scomparsa di Giulio Andreotti irrompe come 'breaking news' sui media internazionali, rimbalzando nella fascia dedicata alle 'urgentissime' sui siti della britannica Bbc, dei quotidiani spagnoli El Mundo e El Pais e, oltralpe, della France tv che lo descrive come "figura emblematica della Democrazia cristiana". In Francia la notizia è in evidenza anche su Le Figaro mentre in Germania irrompe sulla prima pagina del tabloid Bild.
"E' morta una delle più illustri figure dell'Italia del dopoguerra" scrive la Bbc riportando la scomparsa dell'ex premier e senatore a vita. Mentre in Germania, la morte di Andreotti rimbalza anche sui siti dei quotidiani Die Welt e Suddeutsche Zeitung che sottolinea come sia scomparso "uno dei politici più importanti e una delle menti più influenti della storia italiana". E la notizia, in una manciata di minuti rimbalza anche Oltreoceano, sugli statunitensi Abc News e Chicago Tribune, nonché sul sito del quotidiano canadese Globe and Mail. In America Latina tra i primi a riportare la morte di uno dei "personaggi chiave" della storia della penisola sono il venezuelano EL Universal e il brasiliano Terra Brasil. In Asia, infine, la notizia irrompe sulla versione inglese del quotidiano turvo Hurriyet e sul thailandese Bangkok Post.
"Un elogio alla Libertà". Giulio Andreotti si è spento oggi nella sua abitazione di Roma. Il Divo Giulio aveva 94 anni. Lo ricordiamo per il legame che lo univa alla Repubblica di San Marino. Nel 2002 fu oratore ufficiale e vi proponiamo un passo dell’intervista che rilasciò a Sergio Barducci proprio sull’amicizia con San Marino
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