Le rivelazioni sui conti esteri di alcuni politici francesi sono l'inizio di 'Offshoreleaks', che fonti giornalistiche francesi definiscono "uno scandalo fiscale planetario" che coinvolge personaggi di vertice in tutto il mondo, compresa l'Italia. I segreti dei paradisi fiscali sono stati svelati da un'inchiesta dell' International Consortium of Investigative Journalists (Icij) di Washington, venuto in possesso di oltre 2,5 milioni di files che rivelano i conti segreti e le transazioni nascoste nei 'forzieri' dei grandi ricchi del mondo. All'inchiesta, secondo lo Icij, hanno partecipato 86 giornalisti di tutto il mondo. Tra i detentori dei conti, 4mila americani, ma anche oligarchi russi, uomini d'affari orientali e politici di tutto il mondo. Secondo l'Ansa: "Molte delle grandi banche - incluse Ubs, Clariden" (Credit Suisse) "e Deutsche Bank - hanno lavorato aggressivamente per fornire ai propri clienti compagnie coperte dal segreto alle Virgin Islands e altri paradisi fiscali". Lo si legge nelle prime indicazioni del rapporto del consorzio investigativo ICIJ.
"Funzionari governativi e loro familiari e associati in Azerbaijan, Russia, Canada, Pakistan, Filippine, Thailandia, Canada, Mongolia e altri Paesi si sono uniti per l'uso di compagnie private e account bancari". Lo si legge nel rapporto Icij sui paradisi fiscali. "I super-ricchi hanno usato strutture offshore per possedere ville, yacht, capolavori artistici e altri beni guadagnando vantaggi fiscali nell'anonimato non disponibile per la gente comune", prosegue il testo.
"Funzionari governativi e loro familiari e associati in Azerbaijan, Russia, Canada, Pakistan, Filippine, Thailandia, Canada, Mongolia e altri Paesi si sono uniti per l'uso di compagnie private e account bancari". Lo si legge nel rapporto Icij sui paradisi fiscali. "I super-ricchi hanno usato strutture offshore per possedere ville, yacht, capolavori artistici e altri beni guadagnando vantaggi fiscali nell'anonimato non disponibile per la gente comune", prosegue il testo.
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