Ieri il tragico omicidio-suicidio che ha visto un uomo, Gianfranco Saleri, freddare con tre colpi di pistola la sua ex compagna, Sandra Lunardini, proprio nel salone da parrucchiera di cui era titolare. Poi l’uomo ha rivolto a sé una delle tre armi che aveva in tasca e si è ucciso. Resta poco ancora da sondare in merito alla dinamica, che è ormai chiara. Dunque, un caso che – ha confermato già ieri in mattinata il procuratore capo, Roberto Mescolini – appare chiuso come omicidio-suicidio. Quello che resta è lo sgomento: della famiglia - Sandra Lunardini lascia due figli, di 17 e 21 anni - e dell’intera città che oggi dice: “Una tragedia annunciata. Lo dovevano fermare prima”. Sull’uomo, molto noto a Milano Marittima, gravava infatti una diffida - a seguito di due denunce da parte della donna per lesioni personali – e, dunque, il divieto di avvicinarsi a Sandra Lunardini e al suo negozio.
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