Continuano ad affiorare nuovi particolari dallo scandalo “Panama Papers”: 11 milioni e mezzo di documenti, riferiti ad operazioni tra il il 1977 e il 2015 che coinvolgono almeno 140 personaggi noti, tra cui 12 leader politici. Per il Cremlino si tratta di un attacco della Cia al Presidente Vladimir Putin, visto che nel carteggio sono citati personaggi a lui molto vicini. Intanto secondo il quotidiano “Le Monde” dai documenti emergerebbe il coinvolgimento dall'entourage di Marine Le Pen e di suo padre Jean-Marie. Nel dossier è finito anche il padre del premier britannico Cameron.
I 'Panama papers' – secondo il segretario generale dell'Ocse Angel Gurria - hanno gettato luce sull'ultima "grossa fortezza che continua a permettere di nascondere fondi offshore alle autorità fiscali e giudiziarie". "Le conseguenze del fallimento di Panama nell'adeguarsi agli standard internazionali – prosegue Gurria - è ora emerso, alla vista di tutti. Panama deve fare ordine in casa propria, implementando subito queste regole" per “sradicare l'evasione fiscale" internazionale.
I 'Panama papers' – secondo il segretario generale dell'Ocse Angel Gurria - hanno gettato luce sull'ultima "grossa fortezza che continua a permettere di nascondere fondi offshore alle autorità fiscali e giudiziarie". "Le conseguenze del fallimento di Panama nell'adeguarsi agli standard internazionali – prosegue Gurria - è ora emerso, alla vista di tutti. Panama deve fare ordine in casa propria, implementando subito queste regole" per “sradicare l'evasione fiscale" internazionale.
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