Assolto perchè il fatto non costituisce reato. Con questa formula il commissario della legge Roberto Battaglino ha chiuso il processo in cui Livio Bacciocchi e sua nipote Simona Fantini erano accusati di truffa e appropriazione indebita per l'attività di Imm-Capital. Grazie ad un accordo con Bsm e Ibs leasing coloro che avevano versato una caparra per la costruzione o l'acquisto di una casa hanno potuto rogitare regolarmente l'immobile o rientrare in possesso della somma anticipata. Venerdì prossimo ci sarà l'ultimo processo di questo filone, ma la parte offesa è stata risarcita e ora non è più parte civile. Per poter chiudere tutti i “buchi” di Imm-Capital Bacciocchi ha dichiarato di aver dato fondo a tutto il suo patrimonio personale. Sul fronte giudiziario italiano e i suoi presunti collegamenti con i clan comorristici Stolder-Vallefuoco, Bacciocchi fa sapere che per l'inchiesta Vulcano 1 è stata chiesta la sua assoluzione, per Vulcano 2 è parte offesa e nell'inchiesta denominata “Staffa” la sua posizione è stata stralciata a differenza di altri imputati rinviati a giudizio. Bacciocchi è fiducioso anche per il processo milanese in cui è accusato di correità in bancarotta fraudolenta. Ma c'è anche un'indagine a San Marino per riciclaggio – complementare alle inchieste Staffa e Vulcano - e un'altra per le presunte mazzette agli ispettori Iss sulla sicurezza nei cantieri. Un ginepraio giudiziario da cui lui è convinto di uscirne pulito. Ma Bacciocchi vuol tornare a fare l'avvocato-notaio, professione da cui è stato sospeso dall'ordine per il suo coinvolgimento in inchieste penali e per conflitto d'interessi. La strada è in salita ma anche su questo Bacciocchi è convinto di avere le carte in regola per “spuntarla”.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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