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Per il turismo primaverile a San Marino regna l'incertezza

di Maria Letizia Camparsi
7 apr 2022

Pandemia e carovita alimentato dalla guerra in Ucraina fanno calare le prenotazioni. A San Marino un quadro certo per le festività pasquali non c'è e i visitatori si dividono a macchia di leopardo sul territorio. Ad esempio Riccardo Vannucci di Federalbeghi ci parla di una situazione tragica con solo il 15% dei posti prenotati, contro l'80% degli anni normali. “La nostra previsione – afferma – è che una destinazione povera di attrattive come il Titano sarà la prima ad essere evitata”. C'è chi se la passa meglio, ma non troppo, come Luigi Sartini di Usot: “Gli alberghi si stanno riempiendo ma siamo lontani dal sold out. Questa stagione sarà un banco di prova. Siamo molto preoccupati e non sappiamo cosa aspettarci”. Ma c'è anche chi la pensa diversamente, in meglio o in peggio. "Come percentuale siamo massimo al 60% - Silvano Andreani dell'Hotel Joli -. Con chiunque si parli, tutti si lamentano dell'aumento delle bollette, che annulla il pensiero delle vacanze". Di tutt'altro avviso è Francesco Brigante di iDesign Hotel: "Siamo tra il 70% e il 90% della capienza per Pasqua. Molti sono last minute. Le prenotazioni sono solo di due giorni, ma rispetto all'anno scorso siamo già contenti".

Nel video le interviste a Silvano Andreani (Hotel Joli) e Francesco Brigante (iDesign Hotel)




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