Nella operazione congiunta "Metal detector" Gendarmeria, Questura di Pesaro e Squadra mobile di Rimini hanno sequestrato cinquanta quintali di metalli pregiati e denunciato otto persone per furto e ricettazione. Tre i capi della banda, un rom, un milanese ed un campano, esponente di spicco della criminalità, tutti pregiudicati. Le indagini hanno preso il via da Pesaro dopo il furto di 25 quintali di alluminio nella ditta Guerra nel 2014. I tre sono stati identificati grazie alle telecamere di videosorveglianza che hanno rivelato il numero della targa del camion usato per il colpo.
Poi altre due razzie a San Marino hanno fatto sì che si intrecciassero le indagini: nella ditta Metaltag sono stati presi dei calchi di rame e all' Alfa Lum rubati degli elettrodi causando danni inestimabili ad entrambe le industrie, costrette a bloccare la produzione e le forniture. I tre sono stati sorpresi poi in un capannone di Rimini, zona Sacramora, dove stavano 'spellando' i fili per estrapolare rame, venduto a 7 euro al quintale. Da loro si è arrivati in fretta ad altri cinque, impegnati nei furti.
"La celerità e la proficua collaborazione con la Gendarmeria ed in particolare con la Brigata di Faetano hanno consentito di chiudere l'indagine in tempi rapidi" ha precisato Antonio Lauriola, Questore di Pesaro
Ribadita l'importanza della collaborazione tra i due Stati anche dal Comandante della Gendarmeria Maurizio Faraone che ha dichiarato: "Questa operazione è la riprova che a San Marino ci sono ottime professionalità e capacità investigative; sarà attivata anche una collaborazione giudiziaria internazionale".
Nel video le interviste a Silio Bozzi, capo squadra mobile Pesaro; Antonio Lauriola, Questore di Pesaro; Maurizio Faraone, Comandante Gendarmeria San Marino.
Valentina Antonioli
Poi altre due razzie a San Marino hanno fatto sì che si intrecciassero le indagini: nella ditta Metaltag sono stati presi dei calchi di rame e all' Alfa Lum rubati degli elettrodi causando danni inestimabili ad entrambe le industrie, costrette a bloccare la produzione e le forniture. I tre sono stati sorpresi poi in un capannone di Rimini, zona Sacramora, dove stavano 'spellando' i fili per estrapolare rame, venduto a 7 euro al quintale. Da loro si è arrivati in fretta ad altri cinque, impegnati nei furti.
"La celerità e la proficua collaborazione con la Gendarmeria ed in particolare con la Brigata di Faetano hanno consentito di chiudere l'indagine in tempi rapidi" ha precisato Antonio Lauriola, Questore di Pesaro
Ribadita l'importanza della collaborazione tra i due Stati anche dal Comandante della Gendarmeria Maurizio Faraone che ha dichiarato: "Questa operazione è la riprova che a San Marino ci sono ottime professionalità e capacità investigative; sarà attivata anche una collaborazione giudiziaria internazionale".
Nel video le interviste a Silio Bozzi, capo squadra mobile Pesaro; Antonio Lauriola, Questore di Pesaro; Maurizio Faraone, Comandante Gendarmeria San Marino.
Valentina Antonioli
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