Il procedimento nei confronti di Mirko Bugli e Matteo Gasperoni si è concluso pochi giorni fa con un decreto di archiviazione. Ma questi funzionari della Polizia Civile – ha dichiarato il vice comandante Paganelli -, hanno passato, ingiustamente, un periodo di calvario. Era il 7 ottobre del 2015; si stava svolgendo il Rally Legend, e una pattuglia era intervenuta nei pressi dell'Hotel San Giuseppe a seguito di una segnalazione. Una volta giunta sul posto, un ragazzo era improvvisamente scappato, per poi essere raggiunto in un pub dalle Forze dell'Ordine, che lo avevano identificato, ammanettato e portato al Comando per accertamenti. Si trattava del bellariese Andrea Scattolari, che nei giorni successivi avrebbe tenuto una conferenza stampa per dire di essere stato minacciato e picchiato senza motivo. Da qui una denuncia al Tribunale di San Marino, che aveva aperto un fascicolo. Fortunatamente – hanno sottolineato oggi i vertici della Polizia Civile – uno dei nostri agenti, all'epoca dei fatti, aveva ripreso tutto con il telefonino, smontando così le accuse di Scattolari. Il video è stato mostrato in conferenza stampa. Il Magistrato, nell'archiviare il procedimento, ha affermato che l'intervento degli agenti è stato adeguato e corretto. Ma Bugli e Gasperoni - ha dichiarato il vice comandante Paganelli -, hanno passato un anno e mezzo da incubo, dovendo – per di più - pagare di tasca propria le spese legali e rischiando – in quanto dipendenti della PA - di essere in ogni momento sospesi o trasferiti. A questa vicenda – ha poi aggiunto Paganelli – era stato dato ampio risalto da TV e giornali locali; e questo aveva gettato un'ombra sui due agenti e sull'intero Corpo. Ci auguriamo che la stampa, ora, evidenzi nel modo dovuto l'infondatezza di quelle accuse
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