Hanno portato ai primi arresti le indagini dei Carabinieri sulla sparatoria che ieri pomeriggio ha seminato il panico in piazza Azzarita sul lungomare di Riccione. Si tratta di 4 persone fermate dai Carabinieri: 2 a Rimini e 2 in Puglia. Per loro, dopo l'interrogatorio, è stato emesso lo stato di fermo.
Secondo i primi riscontri degli inquirenti continua a tenere banco la pista del regolamento di conti per una partita di droga. Nello scontro a fuoco ad avere la peggio sono stati due giovani, un calabrese e uno di orgine napoletana domiciliato in Valconca già noti alla forze dell'ordine. Il primo è stato colpito ad una spalla mentre il secondo, dopo un funambulesco inseguimento tra i turisti terrorizzati, ha subito un vero e proprio pestaggio. Ricoverati entrambi al Ceccarini di Riccione non sono in pericolo di vita. Per sentire la loro versione dei fatti bisognerà attendere il parere positivo dei medici.
Un caldo pomeriggio in riva al mare poteva trasformasi in tragedia se la pistola 7,65 usata dai sicari non si fosse inceppata lasciando a terra bossoli ancora inesplosi.
Interpellato sull'accaduto il sindaco di Riccione Massimo Pironi ha parlato di fatto grave che inquieta anche se isolato promettendo di non abbassare la guardia. Le indagini proseguono.
Davide Caia
Secondo i primi riscontri degli inquirenti continua a tenere banco la pista del regolamento di conti per una partita di droga. Nello scontro a fuoco ad avere la peggio sono stati due giovani, un calabrese e uno di orgine napoletana domiciliato in Valconca già noti alla forze dell'ordine. Il primo è stato colpito ad una spalla mentre il secondo, dopo un funambulesco inseguimento tra i turisti terrorizzati, ha subito un vero e proprio pestaggio. Ricoverati entrambi al Ceccarini di Riccione non sono in pericolo di vita. Per sentire la loro versione dei fatti bisognerà attendere il parere positivo dei medici.
Un caldo pomeriggio in riva al mare poteva trasformasi in tragedia se la pistola 7,65 usata dai sicari non si fosse inceppata lasciando a terra bossoli ancora inesplosi.
Interpellato sull'accaduto il sindaco di Riccione Massimo Pironi ha parlato di fatto grave che inquieta anche se isolato promettendo di non abbassare la guardia. Le indagini proseguono.
Davide Caia
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