Undici i casi, più altri tre "extra fascicolo" perché già caduti in prescrizione. La prima denunciante è appena 18enne. Disposti anche accertamenti telefonici non ancora pervenuti. La difesa intende chiedere la revoca degli arresti domiciliari all'inizio della prossima settimana
Nel rinvio a giudizio di Pietro Berti sono contestati 11 episodi ai danni di ex pazienti (art.171 e art.50 codice penale). Ne sarebbero emersi anche altri tre, ma anteriori al 2008 e quindi caduti in prescrizione. Le indagini sono scattate d'ufficio (art.178 codice penale, comma 4) a fine novembre dopo una segnalazione anonima all'Iss, per “disservio sanitario”, da parte di una 18enne che poi ha deciso di raccontare l'accaduto al Commissario della Legge inquirente Laura di Bona. Era la seconda segnalazione dello stesso tipo in poco tempo. Ad aggravare la posizione di Berti il fatto che in due casi i presunti atti di libidine nei confronti di ex pazienti si sarebbero verificati in presenza di minori. L'istruttoria si è chiusa ed è stato disposto il rinvio a giudizio anche se due rogatorie inviate dalla Di Bona sono tuttora in itinere. Una per accertare il traffico telefonico di Berti, l'altra a Catania dove è gia cominciato il processo al medico sammarinese per un caso di molestie sessuali risalente al 2007. A livello informale l'inquirente sammarinese ha comunque avuto uno scambio di informazioni con la pm etnea titolare delle indagini Marisa Scavo.
Sono circa 30 i testimoni che il commissario Laura di Bona ha indicato per il processo che comincia il prossimo 10 aprile: tutte le parti offese; persone a loro vicine; ed anche diversi medici, compreso il direttore sanitario e socio-sanitario Iss Dario Manzaroli.
Luca Salvatori
Nel rinvio a giudizio di Pietro Berti sono contestati 11 episodi ai danni di ex pazienti (art.171 e art.50 codice penale). Ne sarebbero emersi anche altri tre, ma anteriori al 2008 e quindi caduti in prescrizione. Le indagini sono scattate d'ufficio (art.178 codice penale, comma 4) a fine novembre dopo una segnalazione anonima all'Iss, per “disservio sanitario”, da parte di una 18enne che poi ha deciso di raccontare l'accaduto al Commissario della Legge inquirente Laura di Bona. Era la seconda segnalazione dello stesso tipo in poco tempo. Ad aggravare la posizione di Berti il fatto che in due casi i presunti atti di libidine nei confronti di ex pazienti si sarebbero verificati in presenza di minori. L'istruttoria si è chiusa ed è stato disposto il rinvio a giudizio anche se due rogatorie inviate dalla Di Bona sono tuttora in itinere. Una per accertare il traffico telefonico di Berti, l'altra a Catania dove è gia cominciato il processo al medico sammarinese per un caso di molestie sessuali risalente al 2007. A livello informale l'inquirente sammarinese ha comunque avuto uno scambio di informazioni con la pm etnea titolare delle indagini Marisa Scavo.
Sono circa 30 i testimoni che il commissario Laura di Bona ha indicato per il processo che comincia il prossimo 10 aprile: tutte le parti offese; persone a loro vicine; ed anche diversi medici, compreso il direttore sanitario e socio-sanitario Iss Dario Manzaroli.
Luca Salvatori
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