Logo San Marino RTV

Processo per corruzione: anche 600 euro a seduta per il pubblico funzionario che leggeva i Tarocchi

21 gen 2014
Processo per corruzione: anche 600 euro a seduta per il pubblico funzionario che leggeva i TarocchiProcesso per corruzione: anche 600 euro a seduta per il pubblico funzionario che leggeva i Tarocchi
Processo per corruzione: anche 600 euro a seduta per il pubblico funzionario che leggeva i Tarocchi - Il pubblico funzionario preposto alle ispezioni nei cantieri, Davide Mularoni,accusato di corruzione...
Il pubblico funzionario preposto alle ispezioni nei cantieri, Davide Mularoni, accusato di corruzione col collega Paolo Berardi, era conosciuto anche per ben altra attività: esoterismo e parapsicologia, lettura di Tarocchi e di pietre. Il primo teste a parlarne, in aula, è stato Fabio Pedini, consulente anche per l'azienda del figlio Francesco, che con Mularoni aveva instaurato un rapporto amichevole. Ha riferito che fu Claudio Muccioli, già dirigente della medicina del lavoro, a presentarglielo come esperto di attività esoterica. “Non ho mai usufruito delle sue prestazioni – ha puntualizzato Pedini – pur riconoscendogli doti particolari, sensitive, ma ho visto una ragazza dargli anche 3-400 euro per queste attività”. Altri testi hanno confermato: Silver Rossi, protezione civile, riceveva Mularoni in casa per farsi fare le carte: “Lui non chiedeva soldi, ero io a dargli 2-300 euro”, ha detto. Vincenzina Govoli, commerciante di Ferrara, pagava tra i 3 e i 500 euro, perfino 600: “Grazie a lui ho anche smesso di fumare”, ha aggiunto. La passione per l'esoterismo era evidente anche sul posto di lavoro, ha raccontato il collega Massimo Selva, che ha parlato di “oggetti inquietanti” in ufficio, statuine esoteriche poste sopra un armadio. Altri testi del Dipartimento Prevenzione, chiamati dalla difesa, hanno spiegato il lavoro, che i controlli c'erano in tutti i cantieri, compresi quelli riconducibili alla “galassia Bacciocchi”, e che i due imputati rispondevano all'ingegner Vincenzo Cesarini. “Professionisti d'eccellenza”, li ha definiti il loro collega Riccardo Guerra. Roberto Zavoli, già amministratore di Impresit 2000, ha riferito di parecchie ispezioni e verbali nei cantieri, nel 2006 ci fu anche un grosso infortunio. “Mai saputo di tangenti – ha detto – né ho mai parlato di questo alla commissione parlamentare Antimafia che pure mi ha sentito tre volte. Impresit mi fu tolta – ha concluso – perché non mi venivano più concessi i finanziamenti. Chi me l'ha tolta? L'avvocato Livio Bacciocchi, ma su questo c'è un procedimento molto più grande in corso, in Italia e a San Marino”.

Francesca Biliotti

Riproduzione riservata ©