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Processo Gatti-Galassi: al centro della testimonianza di Antonio Volpinari la vicenda Grey&Grey

Nuova udienza del processo per riciclaggio in cui sono imputati gli ex Segretari di Stato Gabriele Gatti e Clelio Galassi. Davanti al Commissario della Legge Morsiani nuove testimonianze

10 mag 2022

Più rapida del previsto l'udienza; focus sulle vicende che precedettero la realizzazione del Centro Uffici Tavolucci. Primo ad essere sentito Antonio Lazzaro Volpinari. Nel periodo in cui era Segretario agli Interni, infatti, l'adozione di delibere riguardanti l'acquisizione dell'immobile ex Grey&Grey. L'idea era quella di farne una sorta di hub di tutti gli uffici statali. Del progetto di fattibilità si occupò per due anni lo studio tecnico di cui è socio - ha spiegato -, in tandem con un altro. Ha poi detto che fu Ambrogio Rossini, a pagare l'incarico: 95.000 euro. Nessun problema – ha aggiunto – per il fatto che a saldare fosse il noto imprenditore, e non lo Stato; evidentemente era stato pattuito così, ha osservato. Un punto a favore delle Difese, in teoria; nella scorsa udienza, infatti, Rossini aveva dichiarato di aver pagato 250 milioni di lire, allo studio TL, a seguito di quelle che aveva definito “incontenibili pretese” di Gatti e Galassi. La Procura del Fisco ha poi chiesto a Volpinari se non avesse ravvisato un conflitto d'interessi, per il fatto di essere stato al contempo membro dell'Esecutivo e socio di uno studio che aveva come cliente la Grey&Grey. Risposta negativa, senza esitazioni. Fotografia della San Marino anni '90, questa udienza; quando vi erano dinamiche e sensibilità assai diverse. Paradigmatica la testimonianza riguardante l'acquisto – da parte della CES – di un terreno ai Tavolucci. Venne poi rivenduto, dopo la bocciatura di un progetto di una casa unifamiliare; all'epoca era infatti previsto che non fosse ostruita la vista del Monte Titano. Ciò che avvenne in seguito è cosa nota. Fra i testi anche la ex dirigente dell'Ufficio Urbanistica; che ha precisato come il nome di Gabriele Gatti non fosse mai comparso nelle pratiche amministrative che portarono alla costruzione del Centro Uffici. Operazione immobiliare sulla quale è stato sentito uno dei figli di Ambrogio Rossini; che ha ricordato una scrittura privata fra il padre e Luigi Moretti e Roberto Ragini, dello studio Antao. Entrambi, peraltro, saranno sentiti nel corso della prossima udienza, fissata per il 27 maggio.





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