Inevitabile il richiamo mediatico di questo processo, che coinvolge figure centrali della storia recente non solo della DC, ma dell'intero quadro politico-istituzionale del Paese. Prima udienza caratterizzata da complesse schermaglie in punta di diritto, con Difese quantomai agguerrite. Momento centrale la richiesta di remissione del fascicolo in istruttoria, avanzata dai legali di Gabriele Gatti; presente oggi in Aula, a differenza dell'altro imputato. Contestate – oltre ad una asserita indeterminatezza del capo di imputazione; non essendo chiaro, è stato detto fra le altre cose, se si parli di riciclaggio o autoriciclaggio -, violazioni dei diritti di Difesa in istruttoria. Si è parlato della lunga segretazione degli atti; di un divieto imposto a Gatti – terminati i 6 mesi di carcerazione – di parlare di giustizia e politica. Aspre le critiche al Giudice inquirente, Buriani; che secondo gli avvocati si sarebbe dovuto astenere. Ma il procedimento non tornerà al punto di partenza, perché con un'ordinanza assai dettagliata il Commissario della Legge Morsiani ha rigettato l'istanza; sottolineando fra le altre cose come sia il dibattimento la sede dove misurare gli esiti del lavoro svolto in istruttoria, attraverso un esame rigoroso delle prove e disponendo l'eventuale inutilizzabilità di quelle eventualmente raccolte contro la legge.
E proprio nella fase dibattimentale, aveva ricordato dal canto suo la Procura del Fisco, possono essere fatti efficacemente valere i diritti che si ritengono violati. In precedenza era stato sciolto il nodo relativo alla partecipazione al processo dell'Eccellentissima Camera. L'Avvocatura dello Stato aveva parlato infatti del pregiudizio, al buon nome della Repubblica, arrecato dalle condotte attribuite ai due imputati, viste anche le alte cariche istituzionali da essi rivestite in passato. La costituzione di parte civile – ammessa, poi, dal Giudice – era stata tuttavia contestata dalle Difese, in primis da quella di Clelio Galassi. E ciò anche in ragione della precedente archiviazione dell'accusa di associazione per delinquere: uno dei leitmotif della mattinata; tanto che un avvocato di Gatti ha parlato di “problema genetico del capo di imputazione”. Restano dunque le contestazioni riguardanti movimentazioni di denaro ritenute legate a presunti episodi corruttivi relativi alla cessione della ex Grey&Grey; alla realizzazione del Centro Uffici Tavolucci – la cosiddetta madre di tutte le tangenti -; alla concessione della licenza di EuroCommercialBank; alla realizzazione della nuova sede di Wonderfood. Si discuterà di questioni preliminari anche nella prossima udienza, fissata per il 7 dicembre.
Processo Gatti/Galassi: bocciata la richiesta di remissione del fascicolo in istruttoria
Dopo vari rinvii – determinati anche dall'emergenza pandemica - questa mattina l'avvio del processo per riciclaggio contro Gabriele Gatti e Clelio Galassi
19 nov 2021
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