Per la prima volta in questo appello bis a Firenze, e per la prima volta da uomo libero, Raffaele Sollecito ha partecipato a un'udienza del processo per l'omicidio di Meredith Kercher. In quasi venti minuti di dichiarazioni spontanee, prima si è difeso e poi ha attaccato quei giudici e quei pm che, compiendo ''un grosso sbaglio'', sulla base di ''accuse assurde'' hanno fatto in modo che sia ancora sul banco degli imputati. ''Sento nei miei confronti una persecuzione allucinante, senza senso. E' un incubo'', ha detto. E poi, prima di commuoversi: ''Mi hanno descritto come un assassino freddo e spietato, non sono niente di tutto questo''. La presenza di Sollecito ha risvegliato l'interesse del pubblico, che finora aveva snobbato le udienze di questo appello bis. In aula non c'era libero nemmeno uno dei 150 posti a sedere riservati agli spettatori.
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