Nel primo round del processo alla Smi i vertici della finanziaria sono stati giudicati colpevoli. Quattro anni di prigionia, 37mila900 euro di multa e quattro anni di interdizione per il presidente Enrico Maria Pasquini, mentre al direttore della Smi Eugenio Buonfrate sono stati inflitti tre anni di prigionia, 27mila euro di multa e 3 anni di interdizione. Entrambi sono stati condannati anche al pagamento della provvisionale richiesta dai commissari liquidatori della finanziaria costituitisi parte civile: 2.633.540 euro la somma che dovrà versare Pasquini; 184.383, Buonfrate. I legali degli imputati, gli avvocati Moreno Maresi e Maria Selva, avevano chiesto l'assoluzione dei loro assititi e hanno annunciato appello. Le condanne, quindi, non saranno esecutive, in attesa della decisione del giudice di secondo grado. Il Commissario della Legge decidente Alberto Buriani ha accolto, quasi in “toto” le richieste del Procuratore del Fisco Roberto Cesarini. Sette i capi di imputazione, tra cui appropriazione indebita, amministrazione infedele, esercizio abusivo dell'attività bancaria. Intanto è stata aperta a San Marino anche un'indagine per riciclaggio nei confronti della Smi, mentre per l'inchiesta “Amphora” la procura di Roma a luglio 2013 ha inviato agli indagati, tra cui Pasquini, Buonfrate e altri collaboratori della Smi, la comunicazione di fine indagini, ma non è ancora stata fissata l'udienza preliminare.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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