Contro l'"aumento della prostituzione in strada", che cresce come "cresce l'esasperazione di quartieri, residenti e famiglie", le carte da utilizzare in mano alle istituzioni sono poche, ma l'alternativa sarebbero il "fatalismo e l'immobilismo" che "non ci possiamo permettere". E' quanto sostiene, in una nota, il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali. "In attesa che una discussione seria sui limiti di una legge che, a distanza di 50 anni, mostra evidenti segni di inadeguatezza rispetto a una situazione che si è evoluta/involuta - osserva - quel poco che ci consentono di fare oggi è reiterare le ordinanze sindacali, chiedere al Prefetto che nel prossimo Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza venga inserito all'ordine del giorno un punto specifico, ribadire l'importanza di servizi di contrasto specifici da parte delle forze dell'ordine". Quindi, a giudizio di Vitali, "nulla di nuovo, e neanche di particolarmente esaltante visti i risultati, ma l'alternativa sarebbe il fatalismo e l'immobilismo. Non ce lo possiamo permettere: giocoforza, dobbiamo fare quel poco che è consentito".
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