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Proteste anti caccia, assolta la Verducci e condannati due attivisti per ingiuria

Il PF "la legge astratta non si adatta a tutti i casi della vita"

21 dic 2022
La cronaca giudiziaria
La cronaca giudiziaria

Da una parte le ragioni di cittadini e attivisti, spaventati o infastiditi per spari troppo vicini alle abitazioni, dall'altra i cacciatori che chiedono di esercitare regolare attività venatoria. Che le posizioni che si sono trovate a contrapporsi prima nell’ottobre del 2019 nella zona delle Capanne, e successivamente in tribunale, non avrebbe potuto trovare una conciliazione in aula era parso chiaro fin da subito. E infatti il processo si è limitato a verificare se negli episodi a Fiorentino che fecero seguito alla campagna #SanMarinoControLaCaccia di Francesca Verducci vi siano state ingiurie e violenza privata per impedire l’attività venatoria, nella modalità che la legge consente.

Quest'ultima no: il Commissario della Legge ha infatti assolto da questo capo d'imputazione sia la Verducci che i cinque attivisti del movimento italiano MAC che in due episodi salirono sul Titano a dare sostegno alla campagna social con coperchi pentole e dissuasori acustici per allontanare la selvaggina. Per due di loro è rimasta in piedi solo l'ingiuria e sono stati condannati con una multa a giorni di 150 euro ciascuno ed una provvisionale di 500 euro, così come aveva chiesto la Procura Fiscale La vicenda, scaturita da una denuncia di alcuni cacciatori e della stessa Federcaccia (cinque cacciatori si erano costituiti parte civile)  dopo tre anni e una iniziale archiviazione, si è dunque conclusa con l'assoluzione di Francesca Verducci, difesa dagli avvocati Enrico Carattoni e Fabrizia Casadei.

La donna aveva avviato la campagna social per via di quei pallini che a volte arrivano sui terrazzi o contro le case.“Sono una mamma che si è esposta in questo modo per salvaguardare la sicurezza della figlia di tre anni- ha detto dopo la lettura della sentenza - il mio obiettivo è riuscire a fare in modo che la mia famiglia possa godere del giardino in sicurezza” La regolarità delle distanze è stato uno degli argomenti forti di un processo che sicuramente non potrà normalizzare il problema. “A volte la legge generale ed astratta- ha detto non a caso il Procuratore del Fisco- non si adatta a tutti i casi della vita”.






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