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Oggi l'autopsia per chiarezza sulla morte del giovane Maurizio Zanzani

12 lug 2016
Maurizio Zanzani
Maurizio Zanzani
Sarà l'autopsia che verrà eseguita questa mattina a fare chiarezza sulla morte del giovane Maurizio Zanzani. La procura di Pesaro e Urbino indaga sulla prematura scomparsa del 16enne, ragazzo atletico, nuotatore esperto e appassionato di immersioni in apnea, che, anche quella domenica pomeriggio, era uscito in barca con la famiglia e una coppia di amici. La tragedia si è consumata a dodici miglia dalla costa, Maurizio habitué delle apnee comincia tuffarsi come sempre, lo ha fatto più volte, la famiglia era tranquilla, fino a che scatta il panico; il ragazzo impiega troppo tempo a salire in superficie, i genitori e gli amici cominciano a cercarlo, in caso si fosse allontanato per una nuotata, ma nulla. Il padre Rino indossa la maschera e si tuffa a sua volta per cercarlo, poco dopo lo trova a sette metri di profondità, vicino alla barca, con fatica riporta il corpo in superficie e altri loro amici, giunti sul posto, lo aiutano a trasportarlo sulla barca. Rino ha così cominciato a praticare al figlio le manovre di rianimazione, ma nulla da fare. All'arrivo all'ospedale San Salvatore, di Pesaro, il medico ha dovuto constatarne il decesso. Resta da chiarire quanto tempo il ragazzo sia stato sott'acqua prima che i genitori se ne accorgessero e, soprattutto, come sia stato possibile che un nuotatore del suo livello possa essere morto in questo modo. I maestri di nuoto che lo hanno conosciuto e allenato ne sono sicuri, Maurizio non può essere affogato.

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