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'Racket badanti', schermaglie in punta di diritto, nella prima udienza del processo

Diverse le eccezione preliminari, così come le richieste di costituzione parte civile. Prossima udienza, davanti al Commissario della Legge Santoni, il 25 maggio

19 mag 2022
'Racket badanti', schermaglie in punta di diritto, nella prima udienza del processo

Per anni sull'Ospedale l'ombra del caporalato; di speculazioni sul bisogno d'assistenza di persone fragili. Dopo denunce e voci di corridoio sarà infine una sentenza a confermare o fugare sospetti così gravi. Sempre che tutto non si fermi all'alba del processo. Perché sulle modalità di svolgimento dell'istruttoria non sono mancate pesanti critiche, in fase di questioni preliminari; con svariate richieste di nullità ed una eccezione di costituzionalità. Particolarmente attiva la Difesa di una 50enne di origini russe: figura centrale del procedimento.
Secondo gli inquirenti avrebbe imposto – con la complicità di una 51enne rumena - un sistema per la gestione clandestina del lavoro delle badanti; specie nei reparti di geriatria, medicina e ortopedia. E ciò con minacce, intimidazioni; inducendo le assistenti non allineate a rinunciare ad incarichi. Accuse da verificare in dibattimento. Così come l'eventuale connivenza di una dipendente ISS di 57 anni, che prima di questo presunto scandalo aveva un ruolo di coordinamento in ambito infermieristico. In realtà – hanno obiettato i suoi legali - si era subito attivata per sollecitare controlli. Ha subito un “danno gravissimo”, che si sarebbe potuto evitare – è stato spiegato – se avesse avuto la possibilità di difendersi in istruttoria.

Gap di comunicazione lamentato anche dalla Difesa della donna rumena, che non avrebbe ricevuto neppure il decreto di rinvio a giudizio, per un errore di indirizzo. Criticità riconosciute dalla Procura del Fisco, che ha tuttavia sottolineato la differenza tra il “difendersi dal processo” ed il “difendersi nel processo”. Che si preannuncia molto complesso. Alla sbarra anche 3 esponenti di un Comitato - sciolto, nel frattempo –, accusate di ingiuria e diffamazione. L'aspetto paradossale è che la presunta parte lesa, in questo caso, è proprio la già citata 50enne russa, in qualità – all'epoca - di Presidente di una cooperativa. All'interno della quale – venne scritto in un comunicato stampa del Comitato, nel 2019 -, potrebbero esservi persone sotto indagine giudiziaria per il fenomeno “Racket badanti”. Inevitabile, con queste premesse, richieste incrociate di costituzione parte civile, fra gli imputati. Ma non solo, anche l'ISS – tramite l'Avvocatura dello Stato – l'ha presentata; lamentando danni all'onore e al prestigio dell'Istituto, per questa vicenda, “dalla forte eco mediatica”. Da segnalare anche la richiesta di una Difesa per una separazione dei giudizi. Nodi che presumibilmente verranno sciolti già nella prossima udienza, fissata per mercoledì prossimo.





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