Un colpo ogni due giorni nelle banche dell'Emilia Romagna. L'allarme del sindacato dei bancari.
Un 11% in più di rapine nelle banche della Regione, nel 2013 sono state 110 contro le 99 del 2012, per un bottino medio di circa 30mila euro a colpo. Le proporzioni sono ancor più allarmanti se si considerano anche i tentativi di rapina: 141 lo scorso anno, 125 l'anno precedente, l'aumento è di quasi il 13%. Per Marco Amadori, segretario generale Fiba Cisl Emilia Romagna, si tratta di “dati molto gravi, considerando la recrudescenza degli eventi, dopo che negli ultimi sei anni consecutivi c'era stata una continua diminuzione”. Il fenomeno è esploso a Modena, +142,9%, e a Reggio Emilia, +111,1%. Incrementi significativi anche a Parma, +50%, Piacenza, +36,4%, e Rimini, +26,7%. Unica eccezione, Bologna: 52 rapine nel 2012, 36 nel 2013. Per Amadori “negli ultimi tempi le banche, nell'introdurre un nuovo modello di agenzia, senza metal detector all'entrata e senza bussole, rischiano seriamente di lasciare campo libero ai banditi per quanto riguarda l'introduzione di armi da fuoco in banca. Politica cui noi siamo assolutamente contrari – conclude – a causa degli inevitabili rischi cui vanno incontro dipendenti e clienti: può esistere una banca aperta ai clienti senza bisogno di smantellare le misure di sicurezza”.
F.B.
Un 11% in più di rapine nelle banche della Regione, nel 2013 sono state 110 contro le 99 del 2012, per un bottino medio di circa 30mila euro a colpo. Le proporzioni sono ancor più allarmanti se si considerano anche i tentativi di rapina: 141 lo scorso anno, 125 l'anno precedente, l'aumento è di quasi il 13%. Per Marco Amadori, segretario generale Fiba Cisl Emilia Romagna, si tratta di “dati molto gravi, considerando la recrudescenza degli eventi, dopo che negli ultimi sei anni consecutivi c'era stata una continua diminuzione”. Il fenomeno è esploso a Modena, +142,9%, e a Reggio Emilia, +111,1%. Incrementi significativi anche a Parma, +50%, Piacenza, +36,4%, e Rimini, +26,7%. Unica eccezione, Bologna: 52 rapine nel 2012, 36 nel 2013. Per Amadori “negli ultimi tempi le banche, nell'introdurre un nuovo modello di agenzia, senza metal detector all'entrata e senza bussole, rischiano seriamente di lasciare campo libero ai banditi per quanto riguarda l'introduzione di armi da fuoco in banca. Politica cui noi siamo assolutamente contrari – conclude – a causa degli inevitabili rischi cui vanno incontro dipendenti e clienti: può esistere una banca aperta ai clienti senza bisogno di smantellare le misure di sicurezza”.
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