Ieri la sentenza di primo grado del Processo Re Nero. Le difese – in attesa delle motivazioni – preannunciano ricorso e il processo dunque arriverà alla Corte D'Appello di Bologna, mentre a Forlì – il 5 giugno – comincerà il dibattimento del processo Varano che vede imputati ex amministratori della Cassa di Risparmio e del gruppo Delta.
Otto imputati condannati e sette prosciolti, scagionati o assolti. Nel complesso pene per quasi 46 anni, contro i quasi 79 chiesti dall'accusa.
Come noto le condanne più pesanti - 8 anni e 10 mesi - sono state irrogate a Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini, ex presidente ed ex direttore di Asset Banca che hanno già preannunciato appello. La corte di primo grado, presieduta da Massimo De Paoli – giudici a latere Floriana Lisena e Antonella Zatini – ha riconosciuto per entrambi i reati di riciclaggio e raccolta abusiva.
Il riciclaggio è stato accertato in un caso: 200mila euro – ritenuti proventi di reato - di Gianfranco Cappelli, legale rappresentante della Tubozeta S.r.l., finiti in Asset Banca tra settembre e novembre 2007. 12 invece i casi di raccolta abusiva considerati dal collegio giudicante, per un ammontare complessivo non inferiore a 3 milioni 675mila euro. Il difensore di Ercolani, l'avvocato Pecorella, si dichiara persuaso che la Corte D'Appello di Bologna escluderà qualunque responsabilità del suo assistito. Analoga previsione, e cioè l'assoluzione o il proscioglimento in appello dei suoi assistiti, anche per l'avvocato Stefano Pagliai: Morris Celli è stato già assolto in primo grado, mentre Alessandro Cervesato e Daniele Santarossa sono stati condannati, per raccolta abusiva, rispettivamente a due anni e a due anni e quattro mesi, pene nettamente inferiori rispetto ai sei anni chiesti dal Pm che gli contestava anche il riciclaggio. “Erano stati dipinti dall'accusa – dichiara Pagliai – come “spalloni” di una fantomatica banda bassotti, mentre la corte ha riconosciuto che così, non è”.
E mentre il Processo Re Nero, in Appello, si sposterà a Bologna, a Forlì il 5 giugno comincerà il dibattimento del Processo Varano, che vede imputati ex amministratori della Cassa di Risparmio e del gruppo Delta.
l.s.
Otto imputati condannati e sette prosciolti, scagionati o assolti. Nel complesso pene per quasi 46 anni, contro i quasi 79 chiesti dall'accusa.
Come noto le condanne più pesanti - 8 anni e 10 mesi - sono state irrogate a Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini, ex presidente ed ex direttore di Asset Banca che hanno già preannunciato appello. La corte di primo grado, presieduta da Massimo De Paoli – giudici a latere Floriana Lisena e Antonella Zatini – ha riconosciuto per entrambi i reati di riciclaggio e raccolta abusiva.
Il riciclaggio è stato accertato in un caso: 200mila euro – ritenuti proventi di reato - di Gianfranco Cappelli, legale rappresentante della Tubozeta S.r.l., finiti in Asset Banca tra settembre e novembre 2007. 12 invece i casi di raccolta abusiva considerati dal collegio giudicante, per un ammontare complessivo non inferiore a 3 milioni 675mila euro. Il difensore di Ercolani, l'avvocato Pecorella, si dichiara persuaso che la Corte D'Appello di Bologna escluderà qualunque responsabilità del suo assistito. Analoga previsione, e cioè l'assoluzione o il proscioglimento in appello dei suoi assistiti, anche per l'avvocato Stefano Pagliai: Morris Celli è stato già assolto in primo grado, mentre Alessandro Cervesato e Daniele Santarossa sono stati condannati, per raccolta abusiva, rispettivamente a due anni e a due anni e quattro mesi, pene nettamente inferiori rispetto ai sei anni chiesti dal Pm che gli contestava anche il riciclaggio. “Erano stati dipinti dall'accusa – dichiara Pagliai – come “spalloni” di una fantomatica banda bassotti, mentre la corte ha riconosciuto che così, non è”.
E mentre il Processo Re Nero, in Appello, si sposterà a Bologna, a Forlì il 5 giugno comincerà il dibattimento del Processo Varano, che vede imputati ex amministratori della Cassa di Risparmio e del gruppo Delta.
l.s.
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