Concluse definitivamente le operazioni di recupero del motopesca “Massimo T.” affondato la scorsa notte, otto miglia al largo di Riccione. Le operazioni si sono rivelate particolarmente complesse proprio per la distanza dalla costa, le condizioni meteomarine, e la profondità di circa 17 metri del fondale su cui si era inabissato il relitto. Numerosi sub professionisti, sotto la supervisione della Guardia Costiera, si sono avvicendati per imbragare l'imbarcazione, poi un motopontone ha riportato in galleggiamento il peschereccio e dopo averlo strettamente assicurato a sé, affiancandolo, lo ha rimorchiato in porto dove è stato ricoverato nei cantieri navali per l'alaggio a secco e il successivo tentativo di riparazione. Per scongiurare la possibilità di inquinamento la zona è stata costantemente monitorata.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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