Bruno Benito Pierro e Pietro Romano Orlando erano imputati per il riciclaggio di circa 2 milioni e 700mila euro che risultavano essere giacenti su un conto cointestato all'Ibs. I soldi erano stati trasferiti da un precedente conto in Banca Commerciale. Circa due milioni provenivano da un bonifico effettuato delle Bahamas riferibile ad una fondazione romana, mentre il resto del denaro era stato depositato direttamente da Pierro. Secondo l'accusa, in ogni caso, l'origine di quei soldi, è illecita e pertanto si configura il reato di riciclaggio. Il Procuratore del Fisco Giorgia Ugolini ha chiesto per entrambi gli imputati la condanna a quattro anni e sei mesi di prigionia. La difesa di Pietro Romano Orlando, sostenuta in aula dall'avvocato Maria Selva, ha chiesto l'assoluzione del suo assistito, affermando che non ha eseguito alcuna movimentazione di denaro. Il conto era cointestato – ha affermato l'avvocato Selva - come forma di garanzia perchè Orlando aveva un credito di 76mila euro con Pierro, per una prestazione professionale.
Anche la difesa di Pierro – rappresentata in aula dagli avvocati Rossano Fabbri e Rodolfo Di Martino – ha chiesto l'assoluzione adducendo la mancanza di un chiaro reato presupposto del riciclaggio.
Il Giudice del dibattimento Gilberto Felici ha assolto Orlando – perchè non consta abbastanza della colpevolezza – ed ha invece condannato Pierro a 4 anni e 4 mesi di prigionia, 3mila euro di multa, 1 anno e 2 mesi di interdizione dai pubblici uffici e dai diritti politici. Disposta anche la confisca della somma già sequestrata di 2.536.789 euro, piu' gli interessi maturati. In aggiunta disposta un'ulteriore confisca per equivalente di circa 280mila euro. Soddisfazione da parte dell'avvocato Maria Selva per la sentenza, mentre gli avvocati di Pierro - Fabbri e Di Martino – hanno preannunciato Appello. “Non è concepibile – hanno dichiarato fuori dall'aula – che senza neppure la parvenza di un reato presupposto contestato, si giunga a condanne che di fatto si fondano solo sulla movimentazione di denaro”.
l.s.
Anche la difesa di Pierro – rappresentata in aula dagli avvocati Rossano Fabbri e Rodolfo Di Martino – ha chiesto l'assoluzione adducendo la mancanza di un chiaro reato presupposto del riciclaggio.
Il Giudice del dibattimento Gilberto Felici ha assolto Orlando – perchè non consta abbastanza della colpevolezza – ed ha invece condannato Pierro a 4 anni e 4 mesi di prigionia, 3mila euro di multa, 1 anno e 2 mesi di interdizione dai pubblici uffici e dai diritti politici. Disposta anche la confisca della somma già sequestrata di 2.536.789 euro, piu' gli interessi maturati. In aggiunta disposta un'ulteriore confisca per equivalente di circa 280mila euro. Soddisfazione da parte dell'avvocato Maria Selva per la sentenza, mentre gli avvocati di Pierro - Fabbri e Di Martino – hanno preannunciato Appello. “Non è concepibile – hanno dichiarato fuori dall'aula – che senza neppure la parvenza di un reato presupposto contestato, si giunga a condanne che di fatto si fondano solo sulla movimentazione di denaro”.
l.s.
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