Primo processo in tribunale, oggi, dopo le ferie giudiziarie. Marito e moglie condannati a quattro anni e due mesi per riciclaggio. Disposta anche la confisca di oltre un milione di euro.
L'ingegner Vito Parisi e sua moglie Virginia Grimaldi erano imputati con l'accusa di aver riciclato denaro derivante dalla cosiddetta “Tangentopoli Napoletana” nei primi anni '90. Complessivamente, circa un milione di euro che vennero trasferiti nel 1992-93 e nel 2000 su un conto della Cassa di Risparmio intestato alla signora Grimaldi. Il denaro venne movimentato fino al 2015 quando in gran parte venne posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaria sammarinese.
Il Pf Roberto Cesarini ha chiesto 5 anni di prigionia per Parisi, 4 anni e 3 mesi per sua moglie e la confisca dei 604 mila già sotto sequestro e altri 876mila euro per equivalente.
Il legale dei due imputati, l'avvocato Maurizio Simoncini, ha invece chiesto l'assoluzione sostenendo che negli anni in cui sono stati fatti i primi versamenti non esisteva, a San Marino, il reato di riciclaggio mentre per il versamento effettuato nel 2000 è stata, a suo dire, dimostrata la provenienza lecita e cioè la vendita di quadri di valore, le parcelle che l'ingegner Parisi, ex alto dirigente dell'Usl, ha ammesso di aver percepito in nero ed anche una somma ricevuta dalla Regione Campania.
Il Commissario della legge Gilberto Felici, al termine di una camera di consiglio di oltre un'ora e mezza, ha sostanzialmente accolto le tesi accusatorie: condannati entrambi gli imputati a 4 anni e due mesi di prigionia, multa di 6000mila euro e confisca dei 604mila euro già sequestrati, oltre alla confisca per equivalente, nei confronti di Virginia Grimaldi, per altri 536mila euro. La difesa degli imputati ha già preannunciato appello.
L'ingegner Vito Parisi e sua moglie Virginia Grimaldi erano imputati con l'accusa di aver riciclato denaro derivante dalla cosiddetta “Tangentopoli Napoletana” nei primi anni '90. Complessivamente, circa un milione di euro che vennero trasferiti nel 1992-93 e nel 2000 su un conto della Cassa di Risparmio intestato alla signora Grimaldi. Il denaro venne movimentato fino al 2015 quando in gran parte venne posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaria sammarinese.
Il Pf Roberto Cesarini ha chiesto 5 anni di prigionia per Parisi, 4 anni e 3 mesi per sua moglie e la confisca dei 604 mila già sotto sequestro e altri 876mila euro per equivalente.
Il legale dei due imputati, l'avvocato Maurizio Simoncini, ha invece chiesto l'assoluzione sostenendo che negli anni in cui sono stati fatti i primi versamenti non esisteva, a San Marino, il reato di riciclaggio mentre per il versamento effettuato nel 2000 è stata, a suo dire, dimostrata la provenienza lecita e cioè la vendita di quadri di valore, le parcelle che l'ingegner Parisi, ex alto dirigente dell'Usl, ha ammesso di aver percepito in nero ed anche una somma ricevuta dalla Regione Campania.
Il Commissario della legge Gilberto Felici, al termine di una camera di consiglio di oltre un'ora e mezza, ha sostanzialmente accolto le tesi accusatorie: condannati entrambi gli imputati a 4 anni e due mesi di prigionia, multa di 6000mila euro e confisca dei 604mila euro già sequestrati, oltre alla confisca per equivalente, nei confronti di Virginia Grimaldi, per altri 536mila euro. La difesa degli imputati ha già preannunciato appello.
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