Simulazione di reato. Questa l'accusa di cui dovrà rispondere – in Giudizio – la 45enne, originaria di Napoli, e residente a San Marino, che ad inizio maggio riferì di essere stata aggredita da un uomo di colore, mentre era ferma – a bordo della propria auto – nel parcheggio antistante il Bocciodromo di Borgo. In seguito si era recata in Pronto Soccorso; la prognosi sarebbe stata di 6 giorni. La notte stessa il marito aveva raggiunto la Casa di accoglienza San Michele – “insieme alla Gendarmeria”, aveva riferito - per un “eventuale riconoscimento del colpevole”. Da tutto ciò era nata una pesante polemica – specie sui social - che aveva coinvolto anche le politiche di accoglienza di San Marino. Diversi utenti Facebook, nell'occasione, avevano stigmatizzato commenti ritenuti xenofobi. In quei giorni venne anche organizzata una “marcia contro l'odio”, che unì società civile ed istituzioni statali e religiose. Quando tutto sembrava caduto nel dimenticatoio, la svolta. A quanto pare, quell'aggressione, non fu che un'invenzione della donna, che all'epoca aveva sporto denuncia contro ignoti; questa – quantomeno – la ricostruzione del Commissario della Legge Alberto Buriani, all'esito delle indagini. Notizia di oggi anche il rinvio a giudizio per il 46enne Gabrio Perna: responsabile dello Sportello Patenti presso l'Ufficio Registro Automezzi e Trasporti. Il reato contestato è quello di “malversazione di Pubblico Ufficiale”. Tra marzo e giugno di quest'anno si sarebbe appropriato di parte degli incassi giornalieri dell'ufficio, per un ammontare di poco più di mille euro.
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