Bullo fino in fondo, senza segno di cedimento né pentimento nemmeno davanti ai carabinieri, che ieri mattina l'hanno consegnato ad una comunità minorile di Bologna. Il 15enne, originario del pesarese ma residente insieme alla mamma in una provincia romagnola , era il terrore dei compagni della scuola media, che teneva sotto scacco psicologico. Calci, pugni, ginocchiate ai maschietti, palpeggiamenti nelle parti intime alle compagne. Deve rispondere di violenza sessuale, atti persecutori e lesioni: con una forbice aveva colpito il viso di una ragazzina, ad un compagno ha rotto il setto nasale. I genitori della classe, (20 gli alunni), hanno parlato con il preside della paura e del disagio dei figli tra i banchi di scuola. A sua volta il presidente ha richiesto l'intervento dei carabinieri, che hanno ricostruito i mesi di violenza grazie alle testimonianze dei ragazzini
SB
SB
Riproduzione riservata ©