I carabinieri di Rimini hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere al tunisino accusato di aver ceduto la dose di eroina ed altri stupefacenti ad Anna Maria Stellato, la giovane ligure 24enne trovata morta la notte del 14 luglio 2012 nello specchio di mare antistante Torre Pedrera. Per i militari un vero e proprio spacciatore incallito che viveva di espedienti e ripagava l’ospitalità della donna fornendole droga. Nel corso delle indagini i Carabinieri avevano documentato che il tunisino (che dal giorno del rinvenimento del cadavere era senza fissa dimora trascorrendo le notti in ripari occasionali forniti dai ponti in città), viveva di espedienti e, da almeno tre anni, era noto negli ambienti dei tossicodipendenti riminesi come un pusher capace di procurare qualunque tipo di stupefacente. In questo contesto i militari avevano documentato, con dei mirati servizi di pedinamento ed
osservazione, alcuni incontri con dei giovani della riviera (alcuni anche stranieri ma ormai da anni qui residenti) che contattavano il tunisino perché fornisse loro “un caffè”, termine criptico con cui veniva indicata la dose di eroina, cocaina o marijuana. Nella mattinata odierna i carabinieri gli hanno notificato questa nuova ordinanza di custodia cautelare nella quale gli sono stati contestati diversi episodi di spaccio in favore di assuntori a cui, nel tempo, aveva fornito diverse tipologie di droga per importi variabili dai 20 a 70 euro a dose.
osservazione, alcuni incontri con dei giovani della riviera (alcuni anche stranieri ma ormai da anni qui residenti) che contattavano il tunisino perché fornisse loro “un caffè”, termine criptico con cui veniva indicata la dose di eroina, cocaina o marijuana. Nella mattinata odierna i carabinieri gli hanno notificato questa nuova ordinanza di custodia cautelare nella quale gli sono stati contestati diversi episodi di spaccio in favore di assuntori a cui, nel tempo, aveva fornito diverse tipologie di droga per importi variabili dai 20 a 70 euro a dose.
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