Hanno scelto il water per fare sparire un chilo di eroina. La sezione narcotici della Questura di Rimini ha scoperto un'altra società di spacciatori. Erano in tre, due tunisini trentenni ed un saldatore ivoriano di 50 anni residente a Rimini. In una mansarda di via Coletti nascondevano grandi dosi di eroina, nello specifico sul tetto. L'operazione, scattata il tre aprile nel pomeriggio, è stata complessa ed ha permesso di recuperare un chilo di droga per un valore di mercato di oltre 200mila euro.
Dopo un lungo appostamento, gli uomini della questura hanno fermato il primo: 32enne, tunisino e clandestino con la sua bici elettrica si occupava della consegna delle dosi. Nascosti sulla bici c'erano alcuni grammi di droga. Da lì la perquisizione domiciliare; il ragazzo però non aveva le chiavi dell'appartamento e gli agenti sono stati costretti a contattare la proprietaria (anche lei senza chiavi). Mentre discutevano con lei hanno però notato che dalla finestra un uomo si arrampicava sul tetto e trafficava con delle borsa ed hanno quindi cercato di fare irruzione. Tentativo inutile per la porta blindata. Il guardiano, che ad un certo punto a aperto la porta per scappare, intanto aveva cercato di sbarazzarsi dell'eroina buttandola nel water.
Nell'appartamento anche 1500 euro e un'agenda con la contabilità. Tutto custodito nella stanza del cittadino della Costa d'Avorio che ha cercato di dichiararsi innocente. Troppe le prove a suo carico.
Valentina Antonioli
Dopo un lungo appostamento, gli uomini della questura hanno fermato il primo: 32enne, tunisino e clandestino con la sua bici elettrica si occupava della consegna delle dosi. Nascosti sulla bici c'erano alcuni grammi di droga. Da lì la perquisizione domiciliare; il ragazzo però non aveva le chiavi dell'appartamento e gli agenti sono stati costretti a contattare la proprietaria (anche lei senza chiavi). Mentre discutevano con lei hanno però notato che dalla finestra un uomo si arrampicava sul tetto e trafficava con delle borsa ed hanno quindi cercato di fare irruzione. Tentativo inutile per la porta blindata. Il guardiano, che ad un certo punto a aperto la porta per scappare, intanto aveva cercato di sbarazzarsi dell'eroina buttandola nel water.
Nell'appartamento anche 1500 euro e un'agenda con la contabilità. Tutto custodito nella stanza del cittadino della Costa d'Avorio che ha cercato di dichiararsi innocente. Troppe le prove a suo carico.
Valentina Antonioli
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