Si erano creati il loro boschetto privato di cannabis e dimostravano un notevole pollice verde, poiché utilizzavano sapientemente concimi e fertilizzanti, tutto materiale poi ritrovato nelle abitazioni. La segnalazione era partita da alcuni cittadini che avevano notato il via vai di ragazzi che, in orari insoliti, attraversavano i rovi del perimetro del cimitero muniti di attrezzi per la coltivazione. Si notava anche una strana fioritura in mezzo alla fitta boscaglia. Un paio di giorni di appostamento sono bastati alla polizia per individuare i coltivatori di marijuana: due riminesi di 21 e 24 anni, e un marocchino di 22. In casa un'altra cinquantina di piante, in vasetti divisi con tanto di nome, diverso a seconda della canapa piantata, compresa la scank, la più pregiata. Arrestato invece, martedì, un altro giovanissimo dedito all'autocoltivazione, seguito dallo spaccio. Il ragazzo, 20 anni di Bologna ma residente a Rimini, è stato fermato sulla superstrada di San Marino perché era passato col semaforo rosso. Aveva con sé 12,7 grammi di marijuana, in casa anche 60 grammi di cocaina. Perquisiti anche due negozi di alimentari a Marina centro, intestati al ventenne.
Luciano Baglioni, sostituto commissario Questura Rimini.
Francesca Biliotti
Luciano Baglioni, sostituto commissario Questura Rimini.
Francesca Biliotti
Riproduzione riservata ©