Torna in carcere il commercialista Daniele Balducci già condannato a 10 anni di reclusione in primo grado lo scorso 25 ottobre per una serie di reati tra cui corruzione in atti giudiziari, peculato, riciclaggio, frode fiscale e violazione alla legge fallimentare. Il nucleo di polizia tributaria della Gdf di Rimini ha scoperto che mentre si trovava ai domiciliari, Balducci ha spedito, per il tramite della segretaria, una raccomandata indirizzata alla società Adria immobiliare. Tecnicamente la Procura ha chiesto un inasprimento della pena in condanna che prevedeva la reclusione ai domiciliari per commercialista, ma di fatto è un arresto che ha portato il professionista nuovamente nel carcere dei Casetti di Rimini. Già condannato per essersi impossessato dei soldi delle curatele fallimentari che seguiva per il tribunale di Rimini in qualità di curatore, Balducci stavolta avrebbe tentato una sorta truffa per impossessarsi dei muri del night club La Perla di Riccione. Nella lettera raccomandata inviata al legale della Adria Immobiliare, la società che deteneva la proprietà del night, Balducci avrebbe fatto riferimento ad un accordo datato 2012 in cui veniva ceduto un preliminare di vendita del locale notturno. Secondo la guardia di finanza che ha condotto delle perquisizioni alla ricerca del documento citato, il tutto sarebbe riconducibile ad una tentata truffa per favorire Francesco D'agostino già finito in un paio di indagini per associazione a delinquere, riciclaggio e estorsione. Balducci infatti durante la sua permanenza in carcere sarebbe venuto in contatto con D'Agostino e probabilmente - pensano gli inquirenti - è durante la detenzione che sarebbe stato escogitato il piano.
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