Da un'impronta digitale rinvenuta dietro al bancone e altre tracce inviate ai Ris di Parma, i carabinieri di Riccione hanno trovato i responsabili del colpo da 200mila euro nella gioielleria di Cattolica del 7 settembre. Sono un 26enne originario della provincia di Foggia, già noto alle forze dell'ordine per furti di preziosi. Da lui i carabinieri hanno individuato anche il complice, un 23enne anche lui pugliese. I due erano stati fermati nei giorni precedenti al furto per un controllo.
A ulteriore conferma della loro presenza a Cattolica la sera del colpo, il fatto che i loro cellulari sono stati registrati nella cella vicina al negozio. Le indagini hanno poi permesso di ricostruire la nottata: prima di svaligiare la gioielleria, i ladri erano entrati nella casa della titolare e le avevano rubato una borsa con le chiavi e i codici per disinnescare gli allarmi. Dopo aver rubato un'auto erano andati al negozio erano quindi riusciti a entrare senza alcun problema, agendo indisturbati tutta la notte. Sono stati arrestati uno a San Severo e l'altro a Eboli (Salerno), con l'accusa di furto pluriaggravato. Nel video l'intervista a Marco Califano, Capitano Carabinieri Riccione.
VA
A ulteriore conferma della loro presenza a Cattolica la sera del colpo, il fatto che i loro cellulari sono stati registrati nella cella vicina al negozio. Le indagini hanno poi permesso di ricostruire la nottata: prima di svaligiare la gioielleria, i ladri erano entrati nella casa della titolare e le avevano rubato una borsa con le chiavi e i codici per disinnescare gli allarmi. Dopo aver rubato un'auto erano andati al negozio erano quindi riusciti a entrare senza alcun problema, agendo indisturbati tutta la notte. Sono stati arrestati uno a San Severo e l'altro a Eboli (Salerno), con l'accusa di furto pluriaggravato. Nel video l'intervista a Marco Califano, Capitano Carabinieri Riccione.
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