Il killer di Covignano già spinto da tendenze omofobe. A questa conclusione arriva la sentenza del giudice Sonia Pasini, che il 29 gennaio scorso ha condannato Marco Zinnanti a 30 anni di carcere, con rito abbreviato, per l'omicidio, commesso con l'aggravante dei futili motivi, del tassista Leonardo Bernabini, 54 anni, avvenuto la mattina del 2 settembre del 2012, a Covignano a Rimini. E' lo stesso imputato a rivelare in un interrogatorio - suo malgrado - le proprie difficoltà a rapportarsi con i gay, affermando di non stimarli, di provarne fastidio e che gli provocano il "nervoso". Inoltre il giudice descrive Zinnanti come un giovane pronto alla scalata della malavita locale. "Quello ritrovato nel covo di via Teodorico - dice la sentenza -, armi, droga e molti soldi in contanti, dimostra come Zinnanti avesse collegamenti ad alto livello con ambienti delinquenziali legati al traffico di droga e come lui stesso si collocasse in posizione elevata nella scala criminale.
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