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Rimini: maltrattamento delfini, al processo si scatenano le associazioni animaliste

7 mag 2015
Rimini: maltrattamento Delfini, al processo si scatenano le associazioni animaliste
Rimini: maltrattamento Delfini, al processo si scatenano le associazioni animaliste
Al via questa mattina il processo sul presunto maltrattamento dei delfini del Delfinario di Rimini. Diverse le richieste di costituzione di parte civile da altrettante associazioni animaliste come la Lac, lega abolizione caccia, la Lav, lega anti vivisezione, l'Enpa, ente nazionale protezione animali, e l'associazione 'Essere animali'. Il 28 gennaio 2016, quando si terrà una nuova udienza nei confronti di ex direttore della struttura e veterinaria, il giudice deciderà se e quante associazioni animaliste ammettere come parti civili. L'ex direttore e la veterinaria della struttura sono stati citati a giudizio con decreto del pubblico ministero, Marino Cerioni con l'accusa di maltrattamento di animali in particolare "sottoponevano i 4 delfini della specie Tursiops truncatus ospitati nel delfinario, a comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche e quindi incompatibili per la loro natura, anche sottoponendoli a trattamenti idonei a procurare un danno alla salute degli stessi con conseguenti gravi sofferenze". Diverse le eccezioni da parte degli avvocati difensori in particolare per l'ex direttore, difeso dagli avvocati Piero Ippoliti e Piero Venturi. Alla fine gli atti sono stati rinviati alla Procura della Repubblica perché l'atto di citazione è stato definito nullo dal giudice. Le difese infatti hanno fatto rilevare che prima del decreto di citazione l'ex direttore non era stato interrogato, ma solo dopo. Per lui quindi tutto da rifare con uno stralcio. Oggi si è deciso di procedere solo per la veterinaria, difesa dagli avvocati Alessandro Petrillo e Massimo Cerbari. Secondo la tesi della difesa sia per la somministrazione di calmanti che per gli altri farmaci ai delfini (poi trasferiti all'acquario di Genova) vi sarebbe stato l'assenso dei veterinari dell'Ausl di Rimini. Per quanto riguarda le dimensioni della vasca, definite inadeguate dal Corpo Forestale dello Stato che ha condotto le indagini, le difese produrranno le richieste reiterate nel corso di 30 anni da parte della proprietà del Delfinario di ampliare la struttura. Permessi sempre negati dalle varie amministrazioni cittadini. A riprova di ciò le difese chiameranno a testimoniare l'attuale sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e quelli precedenti.

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