Restano in carcere Nicola Milani, 41 anni, riminese, e Gennaro Terracciano, 36, napoletano, arrestati per la tentata rapina a un medico riminese venerdì sera nel parcheggio del centro Leon Battista Alberti a Rimini. Intanto il cerchio si sta stringendo intorno all’identità del terzo complice
Eccola la pistola scacciacani – in tutto e per tutto simile ad una beretta calibro 9 – con cui i tre inesperti rapinatori volevano intimorire l'ortopedico Marcello Benghi per sottrargli l'incasso di giornata, circa 2000 euro in contanti.
Il medico ha reagito sparando tre colpi in aria con una pistola vera e i tre se la sono data a gambe. Due sono stati arrestati quasi subito e il gip dopo averli interrogati ha confermato la custodia cautelare. Sono: Nicola Milani, 41 anni, riminese, e Gennaro Terracciano, 36, napoletano. Latitante il terzo complice, quello che ha puntato la pistola finta in faccia al medico e l'ha gettata in un cespuglio poco lontano dal Centro Leon Battista Alberti. I due arrestati non forniscono dettagli. Milani, nonostante i numerosi riscontri e le testimonianze nega addirittura di aver partecipato alla rapina. Terracciano ammette, conferma il ruolo di Milani, dice di aver tentato la rapina per far fronte a gravi problemi economici, ma non collabora per rintracciare il terzo complice, definito genericamente “il pugliese”. Figura chiave perchè la settimana precedente, senza il “pugliese”, Milani e Terracciano avevano già provato la stessa rapina, ma non avevano avuto il coraggio di metterla in atto. Poi il sette marzo gli è andata male perchè il medico ha reagito sparando, ma i carabinieri non sono comunque per “la giustizia fai da te”.
Luca Salvatori
Eccola la pistola scacciacani – in tutto e per tutto simile ad una beretta calibro 9 – con cui i tre inesperti rapinatori volevano intimorire l'ortopedico Marcello Benghi per sottrargli l'incasso di giornata, circa 2000 euro in contanti.
Il medico ha reagito sparando tre colpi in aria con una pistola vera e i tre se la sono data a gambe. Due sono stati arrestati quasi subito e il gip dopo averli interrogati ha confermato la custodia cautelare. Sono: Nicola Milani, 41 anni, riminese, e Gennaro Terracciano, 36, napoletano. Latitante il terzo complice, quello che ha puntato la pistola finta in faccia al medico e l'ha gettata in un cespuglio poco lontano dal Centro Leon Battista Alberti. I due arrestati non forniscono dettagli. Milani, nonostante i numerosi riscontri e le testimonianze nega addirittura di aver partecipato alla rapina. Terracciano ammette, conferma il ruolo di Milani, dice di aver tentato la rapina per far fronte a gravi problemi economici, ma non collabora per rintracciare il terzo complice, definito genericamente “il pugliese”. Figura chiave perchè la settimana precedente, senza il “pugliese”, Milani e Terracciano avevano già provato la stessa rapina, ma non avevano avuto il coraggio di metterla in atto. Poi il sette marzo gli è andata male perchè il medico ha reagito sparando, ma i carabinieri non sono comunque per “la giustizia fai da te”.
Luca Salvatori
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