Così come faceva da una vita, anche a Ferragosto il bellariese Eugenio Gasperoni, 68 anni, molto conosciuto nella zona, era uscito in mare da solo per una battuta di pesca sul suo “9 metri”. Ma forse un malore, forse una caduta accidentale lo hanno fatto finire in acqua e annegare. L'ipotesi più accreditata per il decesso resta al momento quella della tragica fatalità. Il corpo è stato avvistato nel tardo pomeriggio di ieri da un motopesca di passaggio a sei miglia al largo dalla costa di Bellaria Igea Marina. L'equipaggio inizialmente ha tentato un contatto radio ma senza ricevere risposta, poi - dopo aver avvicinato le due imbarcazioni – i marinai hanno notato l'assenza di segni di vita a bordo e poco distante tra le onde galleggiare proprio la salma di Gasperoni. Subito lanciato l'allarme alla Capitaneria di Porto, giunta sul posto con una unità per il recupero del cadavere, seguita da altre due motovedette per ricondurre il peschereccio, ormai alla deriva, al Porto di Rimini. Le operazioni sono andate avanti fino a sera. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di Rimini, Davide Ercolani. Intanto i primi accertamenti del medico legale avrebbero rilevato la presenza di acqua nei polmoni del 68enne. Il peschereccio non è sotto sequestro, pronto dunque per essere presto ritrasferito al porto di Bellaria.
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