Da giorni, forse da più di una settimana, studiavano movimenti e abitudini del loro bersaglio, aggirandosi nella zona del centro Leon Battista Alberti, per pianificare l'agguato nei dettagli. Facce sospette che più di un testimone aveva già notato. Ieri hanno infine deciso di entrare in azione, avvicinando nel parcheggio un medico che di sera è solito uscire dal suo studio con l'incasso delle visite giornaliere. Ma gli è andata male. Il professionista, un ortopedico di 58 anni, già vittima di rapina tempo addietro, aveva con sé una pistola, legalmente detenuta, che non ha esitato a puntare contro gli aggressori, i quali a loro volta lo avevano minacciato con un'arma - probabilmente una pistola giocattolo - che hanno subito abbassato, spiazzati dalla pronta reazione. Per impaurirli il medico ha poi sparato in aria 3-4 colpi, costringendoli alla fuga a bordo di una Fiat 500. Nessuno è rimasto ferito. La scena è stata vista da più persone. Le indagini proseguono: ancora nulla di certo ma sono in corso approfondimenti su due persone, accertamenti che stanno dando riscontri positivi. Per ora massimo riserbo dei militari nel tentativo di risalire anche al terzo aggressore. Intanto, la pistola utilizzata dal medico è stata sequestrata: per lui non si profilano incriminazioni trattandosi di colpi sparati in aria giustificati dalla minaccia subita.
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