Da questa mattina fino al 24 agosto sulla spiaggia riminese hanno fatto la loro comparsa - accanto agli uomini delle forze dell'ordine - i vigilanti privati, chiamati, insieme ad alcune decine di volontari di diverse associazioni di militari in congedo, a scoraggiare i tanti venditori abusivi che si muovono sull'arenile e che nei giorni scorsi, litigandosi i 'pezzi' di spiaggia migliori, non hanno esitato a innescare risse. Dal bagno 60 al 150 si muovono, complessivamente, una sessantina di uomini tra volontari, 15 vigilantes di 5 istituti di vigilanza (il cui costo dovrebbe aggirarsi sui 60.000 euro sostenuto dalla Camera di Commercio) e dieci bodyguard di Confsicurezza impegnati su tre turni: 7.30-11.30; 15-17 e 20-23. ''Finora – ha raccontato un volontario dell'Associazione finanzieri all'Ansa - va tutto bene. Siamo qui per dissuadere l'ingresso in spiaggia ai venditori abusivi e non abbiamo avuto problemi. In mattinata c'è stata anche una marcia di protesta da parte di 100-150 venditori ambulanti sul litorale riminese. I venditori, in massima parte senegalesi, si sono dati appuntamento all'altezza del bagno 121 per poi entrare in spiaggia, privi della loro mercanzia, e camminare sulla riva, tra i turisti, fino all'altezza del bagno 100. I partecipanti alla marcia hanno più volte scandito le parole 'lavoro' e 'sussidio di disoccupazione'. Qualche momento di concitazione quando i venditori ambulanti hanno visto spuntare tra la gente gli obiettivi dei fotografi e le telecamere televisive. Sul posto numerosi agenti di polizia, carabinieri e militari dell'esercito. ''Dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città. La cosa peggiore è allontanare i venditori ambulanti 'violentemente: non farebbe onore ai principi di solidarietà e accoglienza che questo Paese ha sempre avuto''. Così il questore di Rimini, Alfonso Terribile, ha commentato l'avvio del progetto di sicurezza complementare per il contrasto del fenomeno dell'abusivismo commerciale sul litorale. ''Sta andando benino – ha aggiunto Terribile, riferendosi all'avvio della giornata - il dispositivo è una novità per Rimini ma non per altre città italiane. È un problema che non va visto, se non ci sono reati, in maniera violenta. È un discorso commerciale ed economico'' e, forse, si potrebbe anche affrontare con ''un'area'' individuata per dare vita a mercatini di ambulanti. ''Siamo in mezzo a migliaia di turisti - chiosa Terribile - dobbiamo salvare il volto di Rimini e della città''.
Silvia Pelliccioni
Per il presidente della Cooperativa bagnini Rimini Sud, Mauro Vanni, l'utilizzo di volontari e vigilantes privati, ha senso perchè dà un segnale, è la dimostrazione che lo Stato sta cercando di recuperare un territorio diventato una sorta di terra franca, ma il rischio che provochi uno scontro frontale è alto. “I venditori ambulanti - sottolinea Vanni - sono qualche migliaio e hanno speso denaro per arrivare in Italia, acquistare merce, pagarsi un posto dove vendere. Non se ne andranno facilmente”.
Silvia Pelliccioni
Per il presidente della Cooperativa bagnini Rimini Sud, Mauro Vanni, l'utilizzo di volontari e vigilantes privati, ha senso perchè dà un segnale, è la dimostrazione che lo Stato sta cercando di recuperare un territorio diventato una sorta di terra franca, ma il rischio che provochi uno scontro frontale è alto. “I venditori ambulanti - sottolinea Vanni - sono qualche migliaio e hanno speso denaro per arrivare in Italia, acquistare merce, pagarsi un posto dove vendere. Non se ne andranno facilmente”.
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