Vince un concorso pubblico come operatore socio sanitario nell'azienda dei servizi alla persona Valloni di Rimini, istituto che si occupa di assistenza agli anziani, ma non viene assunto perché dell'Ecuador. Non solo, su segnalazione dell'istituto alla Procura della Repubblica viene prima indagato per falso e poi condannato con decreto penale ad 1 mese di reclusione convertito in una multa da 3.750 euro, infine assolto nell'udienza di opposizione al decreto. E' il caso di un 40enne, originario appunto dell'Ecuador, che nel 2011 aveva partecipato al bando di concorso, per titoli, esami scritti e prova pratica per 'oss' emesso dal Comune di Rimini per 23 posti disponibili al Valloni, per un compenso di circa 18 mila euro l'anno. Il 40enne nel compilare il bando di concorso aveva barrato la casella relativa al possesso dei requisiti previsti dal bando, tra cui anche la cittadinanza italiana, ma poi nelle generalità aveva dichiarato di essere dell'Ecuador. Aveva sostenuto gli esami con successo. Al momento dell'assunzione, però, l'istituto gli aveva negato il contratto perché non italiano nonostante dal servizio pari opportunità della Provincia di Rimini avevano segnalato al Valloni che il requisito della cittadinanza italiana rappresentava un profilo di discriminazione che metteva a rischio d'impugnazione davanti all'autorità giudiziaria il bando stesso. Dello stesso avviso era stato il giudice del lavoro che aveva ordinato al Valloni l'assunzione del lavoratore straniero. Ciò non aveva evitato al 40enne di finire sotto indagine con relativa condanna per decreto falso. Oggi nell'udienza di opposizione al decreto penale difeso dagli avvocati Francesco Vasini e Jessica Valentini, l'uomo è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
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