Un furto su commissione, forse per chiedere un riscatto, il gesto impulsivo di un devoto o una bravata. Non esclude nessuna ipotesi, compresa quella del satanismo, la procura di Asti, che coordina le indagini dei carabinieri sul furto della reliquia di don Bosco nella basilica inferiore di Castelnuovo. Ad occuparsi degli accertamenti sono i militari del Comando provinciale di Asti; gli esperti della scientifica hanno raccolto sulla scena del delitto ogni traccia utile a identificare gli autori. La basilica è sempre presidiata dai salesiani. Al suo interno non ci sono telecamere, presenti invece all'esterno. L'esame delle immagini registrate potrebbe aiutare l'inchiesta, che viene condotta nel più stretto riserbo. Secondo una prima ricostruzione, sembra che gli autori del furto non abbiano commesso alcuna effrazione, limitandosi a scavalcare le protezioni in un momento di distrazione. Dietro all'altare della basilica inferiore, infatti, non sono stati trovati vetri rotti.
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