Momenti di tensione, nel pomeriggio, a Milano; quando un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo contro Casapound, e ha tentato di forzare un cordone di polizia, accendendo fumogeni e facendo esplodere bombe carta. Le forze dell'ordine hanno reagito con una carica di alleggerimento. In mattinata, sempre a Milano, alcuni studenti con striscioni antifascisti erano stati sgomberati dal monumento a Garibaldi. Anche in questo caso protestavano contro il comizio, al Castello Sforzesco, di Simone di Stefano, che ha raggiunto il capoluogo lombardo dopo un'iniziativa elettorale – blindata - in un hotel di Bologna. Tutto sommato, comunque, pare abbia funzionato l'apparato di sicurezza in questo sabato, giudicato ad alto rischio. E che a Roma ha visto in piazza le principali formazioni di sinistra e centrosinistra, unite – per un giorno – nella manifestazione contro fascismi e razzismi promossa dall'ANPI. 100.000 i partecipanti, secondo gli organizzatori; presenti anche Matteo Renzi e il Premier Gentiloni. Non era l'unica manifestazione, oggi, a Roma. In piazza, tra gli altri, anche i Cobas, contro il jobs act. 3.500 gli agenti, nella Capitale; sorvegliata dall'alto dai droni. Senza incidenti – a Milano - il comizio di chiusura della campagna elettorale della Lega, in Piazza Duomo. Situazione sotto controllo anche a Trieste, presidiata dalle Forze dell'Ordine per la presentazione della lista “Italia agli italiani”, e la concomitante manifestazione antifascista. Ultimo appuntamento a rischio – della giornata – a Palermo, con il comizio di Roberto Fiore e la relativa contromanifestazione. Tensione alle stelle, in città, dopo l'aggressione subita, martedì, dal segretario provinciale di Forza Nuova.
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