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Salvatore Calleri risponde alle indiscrezioni sul dossier Caponnetto

18 nov 2013
Salvatore Calleri risponde alle indiscrezioni sul dossier Caponnetto
Salvatore Calleri risponde alle indiscrezioni sul dossier Caponnetto
Rimini terreno fertile per il riciclaggio, grazie all'evasione e alla vicinanza con San Marino, e mafia che si impossessa di attività economiche come alberghi, ristoranti, nightclub, per lavare i proventi dei traffici illeciti. Mentre in Riviera si insedia il coordinamento nazionale antimafia, a San Marino c'è grande attesa per il report della Fondazione Caponnetto. Relazione che, sottolinea il presidente Salvatore Calleri, “non è un dossier a luce rossa. Chi è abituato a scrivere dossier, e io li scrivo dal 2004 – continua – sa bene che una bozza non vale niente ed è solo un punto di partenza per notizie da verificare”. Il report uscirà aggiornato a dicembre 2013, ma Calleri ha voluto intanto specificare che Marco Gatti, segretario Dc, “in qualità di commercialista ha messo a disposizione della magistratura la documentazione contabile nel caso Seven Eleven, ma non è tra le notizie da inserire in un report sulla mafia”. Stesso dicasi per il dossier Scaramella sugli ex segretari di Stato Podeschi e Stolfi e per l'inchiesta che coinvolgeva un ex reggente, che non risulta neanche più presente. “Il report – conclude Calleri – non riguarderà solo il passato ma il presente e le analisi future, perché bisogna capire cosa fa la criminalità organizzata oggi e cosa farà domani”.

Francesca Biliotti

IL REPORT CHE GIRA A SAN MARINO...

Si parla di fatti scabrosi come se fosse un dossier a luce rossa. Si parla di politici con il nome accostato alla mafia e si desidera tirare fuori i nomi oppure si vuole che determinati nomi escano dal report o dossier che si voglia. E' bene fare chiarezza visto che qualcuno dice di avere il dossier
anche con una discreta, ma non sufficiente precisione. Partiamo dall'anno scorso. Dopo la presentazione del Report con Vigna, Giarrusso e Crocetta, questo non viene messo da parte ma al
contrario aggiornato di continuo, all'incirca con cadenza mensile attingendo tutte le notizie che escono. Queste notizie per non dimenticarle vengono messe su delle bozze di cui ne esistono diverse versioni. Poi da questo materiale che per San Marino arriva ad un centinaio di pagine inizia il lavoro di analisi e di verifica, perchè la lotta alla mafia è una cosa seria e non va affrontata in modo superficiale ed arruffato e le effettive presenze dei clan vanno viste con la necessaria prudenza per evitare anche le eventuali millanterie criminali. Può darsi che una di queste bozze, non so come ma immagino il perchè, sia arrivata a qualcuno e che questo qualcuno la stia facendo girare non autorizzato, tra l'altro in violazione delle norme civili e penali sulla corrispondenza e sulla privacy, ma in realtà questo è solo uno dei problemi. Vedete, chi è abituato a scrivere i report dossier, ed io li scrivo dal 2004, sa bene che una bozza non vale niente ed è solo un punto di partenza per notizie da verificare. Inoltre la bozza che gira da quel che ho capito non è aggiornata se non al giugno 2013, mentre il dossier sarà aggiornato a dicembre 2013 e quello che sarebbe uscito ad ottobre sarebbe stato aggiornato a settembre 2013.Per tagliare la testa al toro però affronterò il caso del politico citato nelle varie testate giornalistiche: Marco Gatti. In qualità di commercialista ha messo a disposizione della magistratura la documentazione contabile nel caso SEVEN ELEVEN S.r.l.. Questo fatto è stato abbondantemente trattato dalla stampa e dalla politica e per il dossier della Fondazione Caponnetto è assolutamente irrilevante al momento e privo di importanza. Quindi non è tra quelle notizie da inserire in report sulla mafia, non per volontà di qualche tipo di censura ma perchè non è da inserire in quanto non interessante. Lo stesso vale per il caso relativo al politico ex reggente coinvolto nell'inchiesta, questa sì molto interessante, Money 2 Money che da fonte
giornalistica italiana di cui vi allego il link (http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2013/07/27/news/spediti-in-cina-4-5-miliardi-con-il-money2money-1.7488688 ) non risultà più presente in tale vicenda. Di tale notizia a partire dal 2010 hanno trattato tutti i quotidiani sammarinesi ed un paio di libri usciti. Ebbene anche questo
caso oramai è irrilevante. Non l'inchiesta che mantiene un suo interesse per le aree geografiche che tocca. Infine il dossier Scaramella su Podeschi e Stolfi, assolutamente irrilevante per il report antimafia e non solo per questo. Il report non riguarderà solo il passato ma il presente e le analisi future perchè bisogna capire cosa fa la criminalità organizzata oggi e cosa farà domani. Invece sul territorio sammarinese noto un certo nervosismo ed una tendenza al dossieraggio che non mi piace e penso che ciò serva solo a far confusione ed a creare un fumo tale per fare in modo di bloccare le riforme antimafia. In conseguenza di ciò invito quindi chi si occupa di tale materia come la lotta alla mafia ed alla criminalità organizzata a tenere conto di tali mie parole.

Salvatore Calleri Presidente Fondazione Caponnetto

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