E' scomparso all'età di novantanni, Giovanni Michelotti.
Personaggio storico della repubblica di San Marino e grande appassionato di sport, Michelotti ha legato per lungo tempo, il suo nome al mondo del ciclismo.
La sua carriera comincia alla fine degli anni 50, quando incontra Vincenzo Torriani, patron del giro d'Italia per l'organizzazione di una tappa sul Titano.
In quel momento scatta la molla per una collaborazione continuativa e con la sua impronta, riusci a fare del ciclismo, allora lo sport più seguito e praticato, un evento di grande spettacolo.
Carattere forte, persona vera, diretta e competente, divenne sempre più, snodo di primaria importanza dell’assetto della Gazzetta dello Sport per l'organizzazione dei grandi eventi sportivi.
Per anni, assieme a Torriani, organizza il giro d'Italia, la sei giorni di Milano, il giro del Friuli e il trofeo Laiguelia.
All'inizio degli anni 80, diventa il General Manager della federazione ciclistica italiana e nel 1985, Giovanni Michelotti ricopre il ruolo di direttore generale dei campionati del mondo in Veneto.
Da oltre 20 anni era tornato nella sua terra, la repubblica di San Marino ma aveva sempre mantenuto il legame con lo sport e con il ciclismo in particolare.
Aveva ospitato di recente a San Marino, il commissario tecnico Alfredo Martini, da poco scomparso e Andrea Bartali, in occasione della presentazione di una moneta in argento per il centesimo anniversario dalla nascita del grande Gino Bartali.
Con la scomparsa di Giovanni Michelotti, se ne va un pezzo di storia del ciclismo italiano e internazionale ma sopratutto ci lascia un grande personaggio che nella sua vita ha avuto due grandi amori. Il ciclismo e la Repubblica di San Marino.
Personaggio storico della repubblica di San Marino e grande appassionato di sport, Michelotti ha legato per lungo tempo, il suo nome al mondo del ciclismo.
La sua carriera comincia alla fine degli anni 50, quando incontra Vincenzo Torriani, patron del giro d'Italia per l'organizzazione di una tappa sul Titano.
In quel momento scatta la molla per una collaborazione continuativa e con la sua impronta, riusci a fare del ciclismo, allora lo sport più seguito e praticato, un evento di grande spettacolo.
Carattere forte, persona vera, diretta e competente, divenne sempre più, snodo di primaria importanza dell’assetto della Gazzetta dello Sport per l'organizzazione dei grandi eventi sportivi.
Per anni, assieme a Torriani, organizza il giro d'Italia, la sei giorni di Milano, il giro del Friuli e il trofeo Laiguelia.
All'inizio degli anni 80, diventa il General Manager della federazione ciclistica italiana e nel 1985, Giovanni Michelotti ricopre il ruolo di direttore generale dei campionati del mondo in Veneto.
Da oltre 20 anni era tornato nella sua terra, la repubblica di San Marino ma aveva sempre mantenuto il legame con lo sport e con il ciclismo in particolare.
Aveva ospitato di recente a San Marino, il commissario tecnico Alfredo Martini, da poco scomparso e Andrea Bartali, in occasione della presentazione di una moneta in argento per il centesimo anniversario dalla nascita del grande Gino Bartali.
Con la scomparsa di Giovanni Michelotti, se ne va un pezzo di storia del ciclismo italiano e internazionale ma sopratutto ci lascia un grande personaggio che nella sua vita ha avuto due grandi amori. Il ciclismo e la Repubblica di San Marino.
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