Doppio furto lampo in gioielleria nel cuore della notte.
Sembrano professionisti, divisi in due squadre: una ha colpito nella gioielleria Albani del centro storico l'altra è entrata nel negozio Beccari nel centro commerciale Atlante.
Proviamo a ricostruire la dinamica. Prima il centro storico: sono arrivati a piedi, in 6, dalla zona funivia. Completamente coperti in 3 minuti hanno messo a segno il colpo rubando tutto quello che c'era negli espositori. Nella fuga hanno perso dei preziosi: le scatole che contengono gioielli sono state trovate fino all'altezza del vecchio monastero. Probabilmente sono scesi per le scale. Aveveno bloccato la strada con delle transenne rubate da un cantiere.
Al centro Atlante la stessa storia, vestiti di nero con delle torce in testa hanno bloccato la superstrada con dei tronchi di albero che hanno tagliato con una sega manuale nel giardino della scuola. Hanno forzato le porte del negozio e in 5 minuti chiuso l'affare, arraffando quello che potevano. Nel frattempo arrivava una macchina della Security Patrol che ha visto fuggire un'auto riuscendo ad annotare la targa. Potrebbero essere loro. La Gendarmeria sta indagando sul caso. Il bottino si potrebbe aggirare sui 300mila euro.
Valentina Antonioli
Sembrano professionisti, divisi in due squadre: una ha colpito nella gioielleria Albani del centro storico l'altra è entrata nel negozio Beccari nel centro commerciale Atlante.
Proviamo a ricostruire la dinamica. Prima il centro storico: sono arrivati a piedi, in 6, dalla zona funivia. Completamente coperti in 3 minuti hanno messo a segno il colpo rubando tutto quello che c'era negli espositori. Nella fuga hanno perso dei preziosi: le scatole che contengono gioielli sono state trovate fino all'altezza del vecchio monastero. Probabilmente sono scesi per le scale. Aveveno bloccato la strada con delle transenne rubate da un cantiere.
Al centro Atlante la stessa storia, vestiti di nero con delle torce in testa hanno bloccato la superstrada con dei tronchi di albero che hanno tagliato con una sega manuale nel giardino della scuola. Hanno forzato le porte del negozio e in 5 minuti chiuso l'affare, arraffando quello che potevano. Nel frattempo arrivava una macchina della Security Patrol che ha visto fuggire un'auto riuscendo ad annotare la targa. Potrebbero essere loro. La Gendarmeria sta indagando sul caso. Il bottino si potrebbe aggirare sui 300mila euro.
Valentina Antonioli
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