I Capitani Reggenti arrivano tra i primi, insieme ai segretari Lonfernini, Valentini e Morganti. Ma non ci sono solo le istituzioni nella parrocchia dei Santi Pietro, Marino e Leo, molti esponenti politici, i vertici del Comitato olimpico sammarinese e soprattutto tanti amici, tra cui il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini. Uno di loro, degli amici romani, lo ricorda negli anni spensierati della gioventù, che spezzano il rito con gli applausi.
Don Roberto Colosio cerca parole di conforto nell'omelia, celebra insieme a don Peppino Innocentini, e le trova invitando uno dei nipoti di Fabrizio, a confortare il padre o la nonna dicendo di non essere tristi perché Fabrizio è nella San Marino del cielo, che costruisce un posto anche per chi arriverà dopo. E poi, alla fine, c'è il grande affetto che si stringe attorno alla famiglia, tanto che il feretro esce con oltre mezz'ora di ritardo dalla fine delle esequie. Il dolore lo accompagna al cimitero di Montalbo, dove viene sepolto in terra.
Don Roberto Colosio cerca parole di conforto nell'omelia, celebra insieme a don Peppino Innocentini, e le trova invitando uno dei nipoti di Fabrizio, a confortare il padre o la nonna dicendo di non essere tristi perché Fabrizio è nella San Marino del cielo, che costruisce un posto anche per chi arriverà dopo. E poi, alla fine, c'è il grande affetto che si stringe attorno alla famiglia, tanto che il feretro esce con oltre mezz'ora di ritardo dalla fine delle esequie. Il dolore lo accompagna al cimitero di Montalbo, dove viene sepolto in terra.
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