La canzone “Cuore matto” risuona nei social network, postata in centinaia di video. I nuovi media salutano così Little Tony, all'anagrafe Antonio Ciacci, sammarinese, originario di Chiesanuova. Per gli italiani era l'Elvis nostrano. In realtà Little Tony non aveva mai chiesto la cittadinanza tricolore e ha girato il mondo con il suo passaporto azzurro.
Comincia giovanissimo a esibirsi nei ristoranti dei Castelli Romani, nelle balere, nei teatri di avanspettacolo. Nel 1958 viene notato da un impresario inglese Jack Good, che lo convince a partire con i fratelli per l'Inghilterra. Qui cresce la sua passione per il rock and roll che durerà tutta la vita. La prima vera occasione arriva nel '61 con il Festival di Sanremo dove in coppia con Celentano canta “Ventiquattromila baci”e ottiene il secondo posto. Forse il suo più grande grande successo è proprio “Cuore matto”che resta al vertice delle classifiche per molte settimane e che gli apre le porte dell' Europa e dell'America del sud. Lo ha ucciso un tumore a 72 anni. Era stato ricoverato tre mesi fa nella clinica Villa Margherita di Roma. E' sempre rimasto se stesso, ricorda Vittoria Siggillino, la scrittrice che ha curato la biografia ufficiale dell'artista pubblicata nel 2010. Le mie abitudini, raccontava Little Tony, non sono cambiate. Gli amici, l'amore per la musica, la passione per le belle donne e per le automobili. Il racconto dell'uomo che incarna il mito immortale, che non invecchia e non muore, che ha preso il solito aereo per l'America, pronto a vivere per sempre il rock and roll.
Sonia Tura
Comincia giovanissimo a esibirsi nei ristoranti dei Castelli Romani, nelle balere, nei teatri di avanspettacolo. Nel 1958 viene notato da un impresario inglese Jack Good, che lo convince a partire con i fratelli per l'Inghilterra. Qui cresce la sua passione per il rock and roll che durerà tutta la vita. La prima vera occasione arriva nel '61 con il Festival di Sanremo dove in coppia con Celentano canta “Ventiquattromila baci”e ottiene il secondo posto. Forse il suo più grande grande successo è proprio “Cuore matto”che resta al vertice delle classifiche per molte settimane e che gli apre le porte dell' Europa e dell'America del sud. Lo ha ucciso un tumore a 72 anni. Era stato ricoverato tre mesi fa nella clinica Villa Margherita di Roma. E' sempre rimasto se stesso, ricorda Vittoria Siggillino, la scrittrice che ha curato la biografia ufficiale dell'artista pubblicata nel 2010. Le mie abitudini, raccontava Little Tony, non sono cambiate. Gli amici, l'amore per la musica, la passione per le belle donne e per le automobili. Il racconto dell'uomo che incarna il mito immortale, che non invecchia e non muore, che ha preso il solito aereo per l'America, pronto a vivere per sempre il rock and roll.
Sonia Tura
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